Vita Chiesa
Abu Mazen e Peres in Vaticano: comunità islamiche in preghiera con il Papa
“La preghiera – dice al Sir Elzir Ezzedine, presidente dell‘Unione delle Comunità islamiche in Italia (Ucoii) – fa bene, in particolare quando si mettono insieme le persone, può aiutare a portare a risolvere i problemi. Condividiamo questa preghiera per il bene dell’umanità e in particolare per il bene della Terra Santa”. “La preghiera – prosegue l’imam di Firenze – è uno strumento molto utile. Papa Giovanni Paolo II diceva che non c’è pace senza giustizia e non c’è giustizia senza perdono. Certamente la preghiera non risolve i problemi ma è uno strumento per preparare i cuori alla giustizia e al perdono”.
Con questa iniziativa inedita e in qualche modo anche “diplomatica” di convocare due leader politici del Medio Oriente per pregare per la pace, “il Papa – fa notare Ezzedine – sta dando alla preghiera il suo ruolo: quello di dare pacificazione all’anima e questa pacificazione dei cuori si fa preludio per la pace del mondo. Credo che la missione di Papa Francesco sia dare una mano per la costruzione di questa pace e lo fa con lo strumento della preghiera. Lo abbiamo visto in diversi incontri di dialogo interreligioso, il Papa conosce molto bene il mondo islamico e il mondo ebraico e lui crede che con questo gesto può fare qualcosa, senza quindi rimanere da una parte a guardare da lontano”.