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Haiti: rapiti 5 sacerdoti, due suore e 3 accompagnatori

Stavano andando all’ingresso di un parroco. Chiesto riscatto di un milione di euro

Cinque sacerdoti cattolici, due suore e tre altre persone che li accompagnavano sono stati rapiti ieri mattina a Croix-des-Bouquets, sobborgo occidentale della capitale Port-au-Prince, ad Haiti. Autori del rapimento sarebbero banditi appartenenti alla banda “400 Marozo”, una delle gang responsabili di numerosi rapimenti, che insieme ad altri atti di violenza stanno sempre più gettando l’isola in una spirale di terrore. Solo nella giornata di ieri, questo è stato solo uno dei vari episodi di sequestro di persone.

I rapiti si stavano recando nella parrocchia di Gallette Chambon, per l’insediamento del nuovo parroco. Quattro sacerdoti fanno parte dell’Istituto dei sacerdoti di San Jacques: si tratta di padre Evens Joseph (il nuovo parroco), padre Michel Briand (di nazionalità francese), padre Jean Nicaisse Milien, padre Joël Thomas; il quinto sacerdote, padre Hugues Baptiste, è dell’arcidiocesi di Cap-Haitien. Le due religiose sono suor Anne Marie Dorcélus, zia di padre Joseph, e suor Agnès Bordeau, delle sorelle della Provvidenza di la Pommeraye. I tre laici sono familiari di padre Joseph: la madre Oxane Dorcélus, la sorella Lovely Joseph, il padrino Welder Joly. I nomi sono stati riferiti dalla Conferenza dei religiosi di Haiti, che in una nota esprime “il suo profondo dolore, ma anche la sua rabbia per la situazione infra-umana in cui siamo stati afflitti per più di un decennio”. Non passa giorno senza situazioni di violenza e sofferenza, “eppure i cosiddetti politici di questo Paese, pur aggrappati al potere, sono sempre più impotenti e, altrettanto inesistenti se si considerano le responsabilità a cui è chiamato un potere stabilito secondo le norme che governano una nazione”.

Secondo quanto riferito dalla stampa haitiana, la gang avrebbe chiesto un milione di dollari per la liberazione dei sacerdoti, delle religiose e del loro accompagnatore.