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Vaccino AstraZeneca: Ema, “trombosi effetti collaterali molto rari ma benefici superano rischi. Attenzione a segnali d’allarme per intervenire tempestivamente”

La maggior parte dei casi rari di trombosi in chi è stato vaccinato con Vaxzevria, denominazione data nei giorni scorsi al siero di AstraZeneca, “si è verificata in donne di età inferiore ai 60 anni e dopo due settimane dalla vaccinazione”, ma “sulla base delle evidenze attuali non si possono confermare specifici fattori di rischio”. 

Tuttavia questi eventi avversi “dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari”. Lo affermano gli esperti del Prac, Comitato per la farmacovigilanza e la valutazione del rischio dell’Ema, a conclusione, si legge in una nota diffusa ieri sera dall’Agenzia europea del farmaco, di “un’analisi approfondita su 62 casi di trombosi cerebrale e 24 di trombosi venosa, riportati nel database europeo EudraVigilance fino al 22 marzo. Di questi casi 18 sono stati fatali. Gli eventi rari sono stati riportati nei sistemi Eaa e nel Regno Unito, dove circa 25 milioni di persone hanno ricevuto il vaccino”.

“Il nostro Comitato per la sicurezza – ha spiegato ieri pomeriggio in conferenza stampa la direttrice esecutiva di Ema, Emer Cooke – ha confermato che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del Covid-19 nel complesso superano i rischi degli effetti collaterali”. Non ci sono “rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio”. Il Comitato ha tuttavia richiesto nuovi studi “per fornire maggiori informazioni e intraprendere ogni ulteriore azione necessaria”. Intanto l’Ema sottolinea l’importanza di riconoscere tempestivamente eventuali campanelli d’allarme per intervenire con immediatezza. “Riconoscendo i segni precoci dei coaguli di sangue e dell’abbassamento delle piastrine, e trattandoli precocemente – si legge ancora nella nota -, gli operatori sanitari possono aiutare le persone colpite da questi eventi a guarire a ad evitare complicazioni”. Ma quali sono questi segnali? “Respiro corto, dolore al petto, gonfiore delle gambe, persistente dolore addominale, mal di testa e vista offuscata, macchioline di sangue sottocutanee nell’area dell’inoculazione”.