Vita Chiesa

Mons. Galantino: Papa Francesco verrà in visita a Cassano all’Jonio

“Giovedì 27 Marzo, assieme al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei – afferma il vescovo – sono stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco. Prima ancora che iniziasse il nostro dialogo intorno ai temi oggetto dell’udienza, il Santo Padre mi ha comunicato la sua intenzione di venire in visita a Cassano. Il settore addetto della Segreteria di Stato farà conoscere, spero entro la prossima settimana, la data esatta e le modalità di massima della visita che il Santo Padre farà alla nostra diocesi”.

Monsignor Galantino ha spiegato anche i motivi della visita. Innanzitutto, ha detto, viene per “dare seguito a quanto Egli stesso aveva scritto, il 28 dicembre 2013, ai sacerdoti, consacrati e fedeli della diocesi’: ‘Non ho ancora avuto il piacere di conoscervi di persona ma spero di poterlo fare presto’, e poi per “essere ‘compreso e perdonato’ e per ‘chiedere scusa’”. “Chiedere scusa con i fatti!” è questo per monsignor Galantino “un modo serio” per preparare la visita di Papa Francesco che avrà per slogan “Anche noi vogliamo chiedere scusa”. “Chiedere scusa ai poveri – quelli che girano per le nostre strade – per averli lasciati soli e senza voce; chiedere scusa ai non credenti o agli indifferenti, quando abbiamo continuato a proporre e a vivere la nostra religiosità senza chiederci se quello che stavamo facendo o dicendo poteva avere un senso anche per loro; chiedere scusa ai nostri ragazzi, quando abbiamo abdicato al dovere di essere esempi credibili per loro; chiedere scusa ai nostri giovani, quando ci siamo accontentati di dire che essi ‘sono il futuro della società’, ma ne abbiamo ignorato i bisogni reali e non abbiamo fatto niente per sostenere i loro sogni; chiedere scusa al nostro territorio, spesso ridotto a luogo solo da sfruttare e da sfregiare”.

“La presenza del Santo Padre – ribadisce mons. Galantino – è un segno forte e concreto della vicinanza del Signore a un territorio – il nostro – che sente forte il bisogno di essere ‘confermato nella fede’ e recuperato in maniera sempre più forte a una vita degna di essere vissuta. Gli episodi che hanno recentemente insanguinato in maniera efferata il nostro territorio – l’ultimo, la morte violenta di padre Lazzaro – sono solo la spia eclatante di un disagio che attende risposte. E la nostra Chiesa non può limitarsi, come ho già detto in particolare ai Sacerdoti, a contare vittime o a celebrare funerali. La passione con la quale Papa Francesco sta testimoniando e traducendo in pratica il Vangelo non lascia alibi a nessuno. Tutti, come singoli e come comunità, dobbiamo ‘metterci del nostro’ perché questa nostra terra sia realmente una terra benedetta”.

Parlando ai fedeli, infine, il segretario generale della Cei ricorda che la visita del Papa “non può e non deve rappresentare un capitolo di spesa ingiustificata né per la Chiesa diocesana né per le amministrazioni comunali, in particolare per quella di Cassano” e, per questo, chiede che “non si proceda a interventi di maquillage occasionali, tesi solo a rendere la città ed il percorso presentabili agli occhi del Papa e del suo seguito. Se si prevede di realizzare qualche intervento, deve trattarsi di interventi strutturali e duraturi per il bene della città”. “A nessuno è preclusa la possibilità di contribuire alle spese che certamente comporterà la visita del Santo Padre a patto però che tutto venga regolarmente registrato e reso pubblico da parte di un Comitato preparatorio”, afferma il vescovo, che chiarisce come il contributo “non dà diritto a trattamenti di preferenza o a prime file”. Queste saranno riservate “agli ammalati e quanti da tempo vengono seguiti dalla Caritas diocesana. La prima fila è per loro”.