Vita Chiesa
Oratori, la «mappa» toscana: una presenza variegata
La mappatura ha permesso di rilevare circa 90 oratori propriamente detti, un terzo dei quali quotidiani e i restanti con apertura settimanale o festiva. Una cifra incompleta, probabilmente inferiore rispetto alla reale diffusione, ma che serve già a delineare una presenza significativa.
Fra gli oratori che hanno risposto al questionario diffuso dalla Consulta regionale di pastorale giovanile, molti sembrano godere di buone risorse strutturali (spazi a disposizione, impianti, attrezzatura).
Nel quadro generale, la presenza degli oratori nelle diocesi e allo stesso modo nella regione si presenta variegata e territorialmente diffusa a macchie di leopardo. In Toscana risulta ancora molto diffusa la realtà del circolo parrocchiale – spesso sotto il nome di varie sigle associative – che però non necessariamente corrisponde a quella di un oratorio. Nel parlare comune, spesso il primo è pensato come luogo la cui attività è prevalentemente rivolta agli adulti, mentre generalmente per oratorio si intende una realtà che coinvolge i ragazzi per attività ludiche e ricreative, anche senza che sia richiesta una vera e propria iscrizione.
Gli operatori sono per la stragrande maggioranza volontari; in questo tempo, che riscontra anche in questa nostra terra altrimenti sensibile una crisi del volontariato, fa piacere sottolineare come gli oratori possano ancora reggersi su di esso, anche se non mancano casi nei quali si riscontra la presenza di figure professionali retribuite.
La comunicazione di tutto quanto è e fa oratorio risulta passare soprattutto attraverso il rapporto personale, le affissioni, il foglio parrocchiale e facebook.
Il rapporto fra oratorio e parrocchia appare generalmente buono, anche se allo stesso tempo sembra il più delle volte correre su binari vicini ma paralleli. Molto dipende dall’impostazione e dalle figure trainanti: maggiori difficoltà di comunione si riscontrano laddove l’oratorio si regge più sull’intuizione e l’opera dei fondatori dell’oratorio e delle persone che lo animano più che sulla consapevolezza da tutti condivisa della valenza pastorale dell’oratorio. La situazione è molto rosea quando tale consapevolezza è nata, voluta e fiorita in seno a tutta la comunità.
Tra le sfide attuali, collegata al variegato mondo del volontariato vi è la richiesta di mantenere costante una presenza attiva di preghiera e servizio, spesso resa difficile anche per il veloce ricambio degli adolescenti animatori non sempre fedeli nella gestione dei tempi di servizio, come anche il bisogno di una qualificata preparazione. In alcuni casi gli oratori segnalano la insufficienza di forze a disposizione e la necessità di essere maggiormente capaci nell’individuazione e valorizzazione delle risorse umane. Dal lato delle risorse si nota talvolta la mancanza di persone adulte che si impegnino nell’oratorio come «missionarie» nel mondo giovanile.