Vita Chiesa
Siena: «Il laboratorio dei talenti», convegno sugli oratori
A partire dalle 9.30, all’interno dello storico «ricreatorio» del Costone, le delegazioni pastorali della regione si ritroveranno per una giornata di preghiera e aggiornamento dedicata interamente agli oratori. «Il laboratorio dei talenti» – questo il nome scelto per il convegno senese – prende spunto dall’omonima nota pastorale pubblicata dalla CEI lo scorso febbraio e incentrata appunto «sul valore e la missione degli oratori». Una missione che oggi appare quanto mai attuale e che se inserita nella prospettiva di una nuova evangelizzazione mostra – se mai ce ne fosse bisogno – quanto siano importanti, ancora oggi, gli oratori: luoghi di memoria e tradizione, ma anche veri e propri punti di osservazione su un mondo – quello giovanile – in costante cambiamento. E per questo, non sempre facile da leggere e interpretare.
«Il rischio più grande di oggi è quello dell’incomunicabilità – ci spiega don Alessandro Lombardi, responsabile per la Pastorale giovanile toscana – ma questo non deve costituire per noi un alibi, ma uno stimolo a entrare in rapporto con le nuove generazioni. Ciascun operatore o volontario deve sapersi sempre mettere in discussione, così come in ogni oratorio dovrebbe esserci, oltre a una vera e propria comunità educante capace di prendersi cura dei ragazzi, anche una programmazione ben definita, con tanto di obiettivi e verifiche intermedie».
Come dire: non bastano un pallone, una chitarra e un po’ di entusiasmo per mettere in piedi un oratorio. Serve ben altro. Cosa? Programmazione, ad esempio. Oppure – così andiamo subito al cuore della questione – serve un cammino condiviso e partecipato che coinvolga tutti i soggetti della Pastorale giovanile. Ed è proprio con questa idea che ormai da un anno abbondante, le delegazioni della regione hanno intrapreso un percorso formativo dedicato in modo specifico alla realtà degli oratori. Anno scorso – in pieno Annus Fidei – toccò ad Arezzo ospitare il primo, grande, appuntamento («Oratorio, ci credo»); quest’anno, come detto, l’onore è andato a Siena. Che per l’occasione potrà contare anche su un relatore d’eccezione: il responsabile nazionale della Pastorale Giovanile, don Michele Falabretti. Che a partire dalle 10.30 illustrerà ai presenti proprio la nota pastorale da cui trae spunto l’intera giornata. Ma non sarà questo l’unico acuto che riserverà il convegno regionale.
Nel primo pomeriggio infatti si apriranno ufficialmente i laboratori: sei tavole rotonde incentrate su un tema specifico dell’educazione giovanile (dallo sport, alla gestione delle dinamiche relazionali). A guidarle, altrettanti tutor che, dall’alto della loro esperienza maturata sul campo, offriranno ai partecipanti consigli e spunti di riflessione. «Spero che questa giornata possa stimolare quella creatività che è essenziale per un oratorio – afferma in conclusione don Alessandro -. E spero ovviamente che tutto quello che gli educatori riceveranno dal convegno possa essere messo a servizio dei giovani e delle parrocchie di provenienza. I talenti infatti non vanno dispersi, ma condivisi: e questa, in fin dei conti, è proprio la grande lezione di vita che ci insegnano da sempre gli oratori».