Vita Chiesa

Francesco, udienza: «L’università delle mamme è proprio il cuore»

Una mamma, ha detto il Papa, «insegna a camminare nella vita, insegna ad andare bene nella vita, sa come orientare i figli, cerca sempre di indicare la strada giusta nella vita per crescere e diventare adulti, e lo fa con tenerezza, con affetto, con amore, sempre: anche quando cerca di raddrizzare il nostro cammino perché sbandiamo un poco nella vita o prendiamo strade che portano verso un burrone. Una mamma sa che cosa è importante perché un figlio cammini bene nella vita, e non l’ha imparato dai libri, ma l’ha imparato dal proprio cuore». La Chiesa, per Papa Francesco, «fa la stessa cosa: orienta la nostra vita, ci dà degli insegnamenti per camminare bene».

«Le mamme sanno metterci la faccia», ha assicurato il Papa, che durante l’udienza di oggi ha usato anche la lingua argentina, salutato da un applauso: «Noi diciamo – ha spiegato ai fedeli – che una mamma sa ‘dar la cara’, ‘metterci la faccia’ per i propri figli, cioè è spinta a difenderli, sempre». «Penso alle mamme che soffrono per i figli in carcere o in situazioni difficili», l’esempio scelto dal Papa: «Non si domandano se siano colpevoli o no, continuano ad amarli e spesso subiscono umiliazioni, ma non hanno paura, non smettono di donarsi». «Quando un figlio cresce, diventa adulto, prende la sua strada, si assume le sue responsabilità, cammina con le proprie gambe, fa quello che vuole, e, a volte, capita anche di uscire di strada, capita qualche incidente», ha osservato il Papa: «La mamma sempre, in ogni situazione, ha la pazienza di continuare ad accompagnare i figli. Ciò che la spinge è la forza dell’amore; una mamma sa seguire con discrezione, con tenerezza il cammino dei figli e anche quando sbagliano trova sempre il modo per comprendere, per essere vicina, per aiutare».

«La Chiesa è così – ha proseguito il Papa – è una mamma misericordiosa, che capisce, che cerca sempre di aiutare, di incoraggiare anche di fronte ai suoi figli che hanno sbagliato e che sbagliano, non chiude mai le porte della Casa; non giudica, ma offre il perdono di Dio, offre il suo amore che invita a riprendere il cammino anche a quei suoi figli che sono caduti in un baratro profondo, non ha paura di entrare nella loro notte per dare speranza».

«Una mamma sa anche chiedere, bussare ad ogni porta per i propri figli, senza calcolare, con amore», ha detto il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi ha fatto riferimento «a come le mamme sanno bussare anche e soprattutto alla porta del cuore di Dio». «Le mamme pregano tanto per i propri figli, specialmente per quelli più deboli, per quelli che hanno più bisogno, per quelli che nella vita hanno preso vie pericolose o sbagliate», ha proseguito il Papa, che ha citato un ricordo personale: «Poco tempo fa ho celebrato nella chiesa di sant’Agostino, qui a Roma, dove sono conservate le reliquie della madre, santa Monica. Quante preghiere ha elevato a Dio quella santa mamma per il figlio, e quante lacrime ha versato!». «Penso a voi, care mamme», le parole del Papa: «Quanto pregate per i vostri figli, senza stancarvi! Continuate a pregare, ad affidare i vostri figli a Dio». Ma lo stesso «fa anche la Chiesa», ha aggiunto: «Mette nelle mani del Signore, con la preghiera, tutte le situazioni dei suoi figli. Confidiamo nella forza della preghiera di Madre Chiesa: il Signore non rimane insensibile. Sa sempre stupirci quando non ce l’aspettiamo. La Madre Chiesa lo sa!». Poi l’invito finale: «Vediamo nella Chiesa una buona mamma che ci indica la strada da percorrere nella vita, che sa essere sempre paziente, misericordiosa, comprensiva, e che sa metterci nelle mani di Dio».

Nella catechesi dell’udienza generale di oggi Il Papa ha anche invitato a «leggere in positivo» i dieci comandamenti che «ci indicano una strada da percorrere per maturare, per avere dei punti fermi nel nostro modo di comportarci. E sono frutto della tenerezza, dell’amore stesso di Dio che ce li ha donati». «Voi potrete dirmi: ma sono dei comandi! Sono un insieme di no!», ha proseguito il Papa: «Io vorrei invitarvi a leggerli – forse li avete un po’ dimenticati – e poi di pensarli in positivo. Vedrete che riguardano il nostro modo di comportarci verso Dio, verso noi stessi e verso gli altri, proprio quello che ci insegna una mamma per vivere bene». I dieci comandamenti, in sintesi, «ci invitano a non farci idoli materiali che poi ci rendono schiavi, a ricordarci di Dio, ad avere rispetto per i genitori, ad essere onesti, a rispettare l’altro». «Provate a vederli così e a considerarli come se fossero le parole, gli insegnamenti che dà la mamma per andare bene nella vita», l’esortazione del Papa: «Una mamma non insegna mai ciò che è male, vuole solo il bene dei figli, e così fa la Chiesa».