Vita Chiesa
Don Milani, Gesualdi scrive a Papa Francesco: «Riabiliti Esperienze pastorali»
“Esperienze pastorali” è l’unico libro che porta la firma di don Lorenzo Milani; Quando uscì si impose alla pubblica opinione per il contenuto e stile. E’ il Vescovo Ausiliare Mons. Florit a dare la comunicazione all’interessato con questo biglietto del 12 dicembre 1958:molto reverendo don Milani da Roma sono incaricato di comunicarle quanto segue: la Sacra Compagnia del Santo Uffizio ha disposto dopo aver sottoposto ad accurato esame la sua recente pubblicazione “Esperienze pastorali” che essa venga ritirata dal commercio. Ho già avvisato l’editore a mettere ciò in esecuzione (….). Don Lorenzo non rispose, scrive solo un biglietto di poche righe al vecchio e stimato Cardinale Elia Dalla Costa col duplice scopo di fargli sapere che lo riteneva estraneo al provvedimento e per confermargli l’obbedienza a lui e alla Chiesa. Lui obbedisce senza perdere la serenità e senza allentare minimamente l’attaccamento alla sua Chiesa. Così scrive a Padre Santilli revisore del libro per rassicurarlo: «Sono ormai allenato a prendere quel che mi danno senza tragedie e tentando piuttosto di leggerci dentro quale sia il modo più semplice di sortirne in grazia di Dio e salvarsi l’anima. Non mi ribellerò mai alla Chiesa perché ho bisogno più volte alla settimana del perdono dei peccati e non saprei dove andare a cercarlo quando avessi lasciato la Chiesa».
Quel provvedimento non è mai stato ritirato ed oggi Michele Gesualdi, a nome della Fondazione, chiede a Papa Francesco di esplicitarne la decadenza come atto di riconoscimento verso un sacerdote che ha speso tutta la sua vita per la promozione degli ultimi e dei più poveri. Scrive Gesualdi “Sappiamo che don Lorenzo è stato nei fatti ampiamente riabilitato dalla storia e dal cammino della chiesa e che molta parte del suo messaggio è oggi patrimonio della Chiesa, della scuola e della società; come è evidente che siamo di fronte ad un sacerdote di Dio follemente innamorato della Chiesa di Pietro, tuttavia una riabilitazione anche formale da parte della Chiesa, dichiarando decaduto quel decreto sarebbe per noi che gli abbiamo voluto bene e visto soffrire per le incomprensioni subite, motivo di gioia perché sappiamo quale maestro di fede, di morale e di impegno a favore dei poveri e dei più deboli è stato don Milani”.