Vita Chiesa
Ior: p. Lombardi, «tolleranza zero» su attività illegali
Questa mattina il direttore della Sala stampa vaticana, p. Federico Lombardi, ha diffuso una dichiarazione nella quale si afferma: «Con ordinanza del 9 luglio, il Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha disposto il congelamento dei fondi intestati presso lo Ior a mons. Nunzio Scarano (attualmente sospeso dalle sue funzioni), nel quadro delle indagini in corso da parte delle autorità giudiziarie del Vaticano, a seguito di rapporti su transazioni sospette depositati presso l’Autorità di Informazione Finanziaria (Aif). Le indagini possono essere estese anche ad altre persone».
La dichiarazione prosegue affermando che «lo Ior ha affidato al Promontory Financial Group un esame oggettivo dei fatti e delle circostanze concernenti i conti in questione e coopera pienamente con l‘organismo di regolazione finanziaria del Vaticano, l‘Aif, e le autorità giudiziarie per far interamente luce sul caso. Al momento lo Ior sta infatti affrontando un esame, da parte del Promontory Financial Group, di tutte le relazioni con i clienti e delle procedure in vigore contro il riciclaggio di denaro».
Nella odierna dichiarazione, il direttore della Sala Stampa Vaticana p. Federico Lombardi specifica poi che «nel contempo, l‘Istituto (Ior, ndr) sta attuando provvedimenti adeguati per migliorare le sue strutture e procedure. Questo processo è stato avviato nel maggio 2013 e ci si aspetta che sia largamente concluso per la fine del 2013. Nelle settimane passate, lo Ior ha nominato un chief risk officer a livello della Direzione, con lo specifico compito di concentrarsi sulla compliance e ha altresì introdotto misure per rafforzare sostanzialmente il sistema di reporting».
Padre Lombardi conclude affermando che «come ha recentemente dichiarato il Presidente Ernst von Freyberg, lo Ior sta seguendo una linea chiara di identificazione sistematica e di ‘tolleranza zero’ nei confronti di tutte quelle attività che siano illegali o estranee agli Statuti dell’Istituto, siano esse condotte da laici o da ecclesiastici».