Vita Chiesa
Comece: dal 24 giugno a Bruxelles «La settimana della speranza»
«Dieci anni fa – dice il cardinale – l’Unione europea era un luogo diverso». Si viveva «un periodo di ottimismo» in cui «ogni cosa sembrava possibile. Oggi la crisi ha spento l’entusiasmo. Lo scetticismo e il dubbio sembrano qualche volta prevalere. Ma se guardiamo indietro, ci accorgiamo che abbiamo realizzato in Europa grandi cose». Il messaggio del cardinale Marx si tramuta in un appello rivolto ai cittadini europei. «Invito tutti voi ad essere europei con speranza. Nell’anno della cittadinanza europea, v’incoraggio a trasmettere le vostre speranze attraverso il vostro lavoro e il personale impegno come cittadini europei». E nel presentare la Settimana di Bruxelles, il cardinale parla della possibilità offerta in questa occasione per conoscere santi e martiri che sono diventati con la loro vita «testimoni della fede che hanno segnato in modo particolare la storia europea». E conclude: «La speranza si trasmette attraverso incontri ed esperienze concrete».
Anche secondo padre Patrick H. Daly, segretario generale della Comece, «la Settimana della speranza centrerà il proprio obiettivo se mostrerà come la virtù e i valori cristiani cari alla società civile, vissuti in modo eroico e perseguiti non a fini egoistici, contribuiscano alla costruzione di un mondo migliore. Avrà ottenuto i risultati sperati se sarà chiaro che la Chiesa è una compagna di viaggio sulla strada verso un’integrazione europea caratterizzata da solidarietà e giustizia sociale» e che «la Chiesa è al servizio di tutti quelli che cercano di dare un’anima all’Europa».
La Settimana ha un calendario fitto di incontri e tavole rotonde. I temi che saranno dibattuti rappresentano i grandi temi di attualità che i vescovi europei cercano di portare nell’agenda politica dell’Unione europea e cioè l’educazione dei giovani, il servizio alle persone povere ed emarginate, il riferimento etico nell’economia e nella finanza, la lotta al crimine, le migrazioni. Ognuno di questi aspetti verrà introdotto dalla presentazione di varie figure di santi e beati come, per esempio, il polacco padre Jerzy Popieluszko (giustizia, pace e libertà), il beato John Henry Newman (educazione), don Pino Puglisi (lotta alla mafia), e frère Christian de Chergé, ucciso con 6 confratelli a Tibhirine in Algeria (comunione e dialogo).