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Congo: uccisi l’Ambasciatore italiano e un carabiniere

Sarebbero rimaste vittime di un tentativo di rapimento. Il cordoglio di Mattarella e Draghi; il ministro degli Esteri Di Maio rientrato subito da Bruxelles

L’Ambasciatore italiano nella Repubblica del Congo, Luca Attanasio, e un carabiniere di 30 anni in servizio in Africa da settembre sono stati uccisi stamani con colpi di arma da fuoco nel corso di un tentativo di rapimento. La vettura dove viaggiavano faceva parte di un convoglio della Monusco, la missione dell’Onu per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo, che comprendeva anche il capo delegazione dell’Ue. Il ministro degli Esteri Di Maio ha lasciato subito Bruxelles ed è rientrato a Roma:  e assicura “ogni sforzo esprimendo “grande sgomento e immenso dolore” per la morte di “due servitori dello Stato che ci sono stati strappati con violenza nell’adempimento del loro dovere”. “Non sono ancora chiare le circostanze di questo brutale attacco e nessuno sforzo verrà risparmiato per fare luce su quanto accaduto”, assicura il ministro. “Oggi lo Stato piange la perdita di due suoi figli esemplari e – conclude Di Maio – si stringe attorno alle loro famiglie e ai loro amici e colleghi alla Farnesina e nell’Arma dei Carabinieri”.

Immediato anche il cordoglio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi. “Ho accolto con sgomento la notizia del vile attacco che poche ore fa ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della città di Goma uccidendo l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista. La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo”, dice il Capo dello Stato che ha fatto pervenire le sue condoglianze alle famiglie dell’Ambasciatore e del carabiniere.

“Il presidente del Consiglio e il Governo si stringono ai familiari, ai colleghi della Farnesina e dell’Arma dei Carabinieri – si legge invece in una nota di Palazzo Chigi -. La Presidenza del Consiglio segue con la massima attenzione gli sviluppi in coordinamento con il ministero degli Affari esteri”.