Vita Chiesa

Papa Francesco: Cei, auguri nel giorno dell’onomastico

«La nostra vicinanza, espressione del legame speciale che unisce i vescovi e le Chiese d’Italia al loro primate, vescovo di Roma e successore di Pietro – prosegue il testo -, desidera dar voce all’affetto per la persona di Vostra Santità e alla gratitudine per il magistero e la testimonianza con cui Ella guida la Chiesa universale, esortandoci tutti a non stancarci mai di invocare e donare la misericordia di dio». «Invochiamo su di noi e sull’intera Chiesa italiana la Sua benedizione – conclude il telegramma -, mentre le rinnoviamo l’espressione della nostra filiale devozione».

Ieri, invece, come il Papa aveva ricordato ad alcune persone a lui vicine, ricorreva il 40° anniversario della professione religiosa solenne nella Compagnia di Gesù dell’allora padre Bergoglio, avvenuta il 22 aprile 1973. La data del 22 aprile è una delle date «classiche» in cui i gesuiti pronunciano i loro «ultimi voti» al termine del lungo periodo della loro formazione religiosa. E ciò perché il 22 aprile 1542 Ignazio di Loyola e i suoi primi compagni pronunciarono a Roma la loro professione solenne dopo l’approvazione da parte del Papa Paolo III del nuovo Ordine allora nascente. Ciò avvenne nella Basilica di San Paolo, davanti a quell’immagine della Madonna dove Papa Francesco volle appunto sostare in preghiera a conclusione della solenne celebrazione per la «presa di possesso» della stessa Basilica la passata domenica 14 aprile.