Vita Chiesa
Benedetto XVI a Bartolomeo I: uniti nella sfida di annunciare Dio
«Fare arrivare l‘annuncio dell‘amore misericordioso di Dio all’uomo del nostro tempo, spesso distratto, più o meno incapace di una riflessione profonda sul senso della propria esistenza, preso da progetti e utopie che non possono che lasciarlo deluso». Questa «la sfida urgente» che unisce la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli. È un messaggio lungo e pieno di affetto quello che Benedetto XVI ha inviato oggi a Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, nel giorno in cui il Patriarcato ecumenico celebra la festa patronale di Sant’Andrea. Alla solenne celebrazione ha partecipato, come di consueto, una delegazione della Santa Sede guidata dal card. Kurt Koch che ha portato il messaggio del Santo Padre. «Lo scambio di delegazioni tra la Chiesa di Roma e la Chiesa di Costantinopoli che si rinnova ogni anno in occasione delle rispettive feste patronali di Sant’Andrea, al Phanar, e dei Santi Pietro e Paolo, a Roma testimoniano in maniera concreta il legame di prossimità che ci unisce. È una comunione profonda e reale, benché ancora imperfetta che si fonda non su ragioni umane di cortesia o convenienza, ma sulla fede comune nel Signore Gesù». E – ha aggiunto il Papa – «anche se la strada da percorrere può sembrare ancora lunga e difficile, la nostra intenzione di perseguire in questa direzione resta immutata».
Benedetto XVI torna a ringraziare il patriarca Bartolomeo I per la sua partecipazione e le parole pronunciate in occasione del 50° anniversario dell’apertura del Concilio vaticano II. «Questa amicizia sincera che è nata tra noi – ha quindi concluso il Santo Padre – con una grande visione comune delle responsabilità alle quali siamo chiamati come cristiani e come pastori del gregge che Dio ci ha affidato, è il motivo di una grande speranza perché si sviluppi una collaborazione sempre più grande, nel compito urgente di dare con rinnovato vigore testimonianza del messaggio evangelico al mondo contemporaneo».