Vita Chiesa
Russia: Hilarion a Justin Welby, donne vescovo e unioni gay ci allontanano
Il Patriarcato di Mosca si congratula con Justin Welby per la nomina ad arcivescovo di Canterbury ma nel messaggio di auguri, il Metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato russo, espone la posizione contraria della Chiesa di Mosca rispetto alle aperture della Comunione anglicana verso il sacerdozio e l’episcopato femminile e le unioni omosessuali. Il messaggio arriva alla vigilia dell’importante Sinodo generale della Chiesa di Inghilterra durante il quale martedì 20 novembre, di pomeriggio, si voterà la ormai famosa legislazione che dopo 11 anni di dibattiti e rinvii, dovrebbe aprire anche la Chiesa di Inghilterra all’episcopato femminile. Sia l’arcivescovo uscente Rowan Williams sia l’attuale arcivescovo Justin Welby nella sue prime dichiarazioni si sono definiti favorevoli alla legislazione. «La Chiesa ortodossa russa e le Chiese della Comunione anglicana – scrive il metropolita Welby – sono legate da antiche relazioni di amicizia risalenti al XV secolo. Per secoli, le nostre Chiese hanno preservato rapporti veri e fraterni incoraggiati sia da frequenti visite reciproche e sia da un avviato dialogo teologico e da uno spirito di rispetto e di amore».
«Purtroppo – aggiunge il Metropolita Hilarion – la fine del 20° secolo e l‘inizio del terzo millennio hanno portato difficoltà tangibili nelle relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e le Chiese della Comunione Anglicana. L’introduzione del sacerdozio femminile e ora dell‘episcopato, la benedizione di unioni e matrimoni tra persone dello stesso sesso, l‘ordinazione degli omosessuali come pastori e vescovi: tutte queste innovazioni sono considerate dagli ortodossi come delle deviazioni dalla tradizione della Chiesa primitiva, che allontanano sempre di più l’anglicanesimo dalla Chiesa ortodossa e contribuiscono ad una ulteriore divisione della cristianità nel suo complesso. Ci auguriamo che la voce della Chiesa ortodossa sia ascoltata dalla Chiesa d‘Inghilterra e dalle Chiese della Comunione Anglicana, e che possano rinvigorire le buone relazioni fraterne tra di noi».