Vita Chiesa
«Confidenze» sulla Messa
Questa volta monsignor Coletti tratta il tema dell’Eucaristia: «Ho scelto un tema afferma nell’introduzione che sta a cuore a tutti noi, perché lo ritengo un punto centrale della nostra vita cristiana, anche in vista di una serie di applicazioni concrete, in riferimento al prossimo progetto pastorale triennale della diocesi. Un tema continua in sintonia con quanto ci è stato indicato dal Papa nella Novo millennio ineunte, dove l’attenzione all’Eucaristia è posta tra i massimi impegni della comunità cristiana, e in riferimento agli orientamenti pastorali dei vescovi italiani per il duemila (Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia) che descrivono la celebrazione eucaristica come momento principale per la crescita della fede, mediante l’ascolto della Parola e la comunione al Corpo di Cristo». «Questa lettera sottolinea Coletti non vuol essere né un trattato di teologia, né un progetto pastorale, ma una serie di confidenze di un vescovo alla sua comunità, per condividere un tema centrale della vita cristiana», all’indomani del primo anno e mezzo trascorso a Livorno.
«Andiamo alla Messa» si articola in sei parti: dopo una prima parte che tratta la Messa tra storia e attualità, in cui si descrive la nascita del «dies Domini» e si richiamano la riforma e l’aggiornamento del rito avvenute con il Concilio Vaticano II, il vescovo presenta la situazione attuale: scarsa partecipazione alle Messe sia festive che feriali, basso livello di qualità di tale partecipazione e la conseguente sterilità di tante celebrazioni che, mal vissute, rischiano di diventare inutili, se non addirittura dannose.
La lettera propone poi «sette buone ragioni per andare a Messa», valide per tutto l’arco dell’anno. Sono ragioni inconfutabili, ragioni proprie della fede cristiana, che una volta comprese non possono più essere dimenticate: «Il discepolo che conosce la volontà del suo maestro non ha più scuse: deve rispondere».
Uno spazio viene poi dedicato ad alcune «attenzioni pratiche» da seguire nelle celebrazioni eucaristiche diocesane, che il vescovo indica come indispensabili per dare nuova dignità alla Messa domenicale. La lettera si conclude con una preghiera di ringraziamento e alcuni suggerimenti bibliografici per approfondire l’argomento.
Ecco in sintesi i «sette buoni motivi per andare a Messa»: