Vita Chiesa
Azione Cattolica, sette parole per rinnovare l’associazione
Speranza come ottimismo, come orientamento, come estremo atto di Amore in Cristo artefice della salvezza. Sapienza come vissuto sapienziale, legato ad una spiritualità di comunione e alla immagine di Chiesa come casa e scuola della comunione. Sollecitudine come dedizione missionaria alla formazione, alla vita di gruppo, alla preghiera a partire da un’originale modello ecclesiale e una forte connotazione unitaria.
È emerso, in sintesi, quanto descritto nei primi tratti di questo articolo e una grande ricchezza di contenuti, con cui ognuno spiegava le ragioni del rinnovamento: la necessità di nuovi strumenti educativi e il proposito di rivedere il Progetto formativo sono da considerare urgenze, verso le quali è necessario camminare con fermezza, senza agitazioni, con la solidità di un passo sicuro guidato dallo Spirito, senza affanni e in quello stile sereno con cui, nella sua vita, l’AC ha compiuto grandi cambiamenti. La profezia per il domani è ancora rappresentata dalla cura per la casa comune, da quella sollecitudine per la Chiesa e per il mondo che il Concilio ha descritto in senso laicale, apostolico e missionario, oltre che dalla attenzione alla formazione, alla risposta vocazionale e ai livelli associativi.
I saluti, alcune comunicazioni, l’appuntamento a Firenze per domenica 23 marzo e poi la partenza. Tutto questo è avvenuto la domenica della Presentazione di Gesù al Tempio, la giornata della luce per un’AC che si rinnova.