Vita Chiesa
Diaconi: la mediazione tra Chiesa e mondo
Sul fondamento biblico-teologico del diaconato ci sono molti qualificati studi, che vengono proposti alla riflessione di chi vuol conoscere questo particolare ministero, ma essi da soli non sempre riescono a rimuoverne le forti resistenze secolari di incertezza e di poca chiarezza, anzi talvolta reattivamente tendono a consolidare atteggiamenti di disistima verso il diaconato. Quest’ultimo aspetto è dovuto in gran parte alla configurazione peculiare dell’identità del diacono (sposato e professionalmente impegnato) inserita nella sfera dell’ordine.
Pertanto il Piano pastorale, espressione di un impegno costruttivo della comunità locale, è il supporto necessario perché la vocazione e la figura diaconali non rimangano più desiderio o autosuggestione individuale di un singolo che pretende onori e privilegi, ma sia espressione di una mentalità ecclesiale nuova, che sente il bisogno di essere arricchita e richiamata dai valori essenziali di una ministerialità scevra da interessi particolaristici. La comunità può far propria questa dimensione attraverso la presenza di un diacono con famiglia e il proprio lavoro, che dedica il suo tempo nella sua specifica realtà ministeriale ad una comunità in cammino verso il Regno. Si scopre, allora, che si possono benissimo coniugare insieme sacramentalità dell’ordine e matrimonialità consacrata perché ambedue sono a servizio della vita, dell’amore, della comunione.