Vita Chiesa

Ac, verso il nuovo Statuto

Un’estate senza riposo, quella dell’Azione Cattolica. Al consueto cammino dei campi scuola per ragazzi, giovani, adulti, famiglie si aggiunge quest’anno anche la riflessione sul nuovo statuto dell’associazione. La bozza, approvata all’unanimità dal consiglio nazionale riunito ad Assisi dal 20 al 22 giugno, è stata sottoposta all’esame delle diverse associazioni diocesane, per essere nuovamente discussa e approvata dall’assemblea nazionale straordinaria che si svolgerà dal 12 al 14 settembre alla Domus Pacis di Roma.

«È un momento importante – sottolinea la presidente diocesana di Siena, Silvia Maffei – anche se non ci saranno mutamenti radicali, quanto piuttosto adeguamenti ai tempi che cambiano». Non cambia infatti la parte fondante dello statuto, contenuta nei primi dieci articoli, quelli che definiscono le motivazioni, gli obiettivi, lo stile dell’associazione. Lo scopo del rinnovamento è invece quello di dotare l’associazione di una strutturazione nuova, per rispondere meglio alle nuove esigenze pastorali. Il cammino per arrivare al nuovo statuto è stato lungo, ha coinvolto in maniera capillare i singoli soci, le parrocchie, le diocesi. «Un cammino che comunque andava fatto – commenta ancora Silvia Maffei – e che era reso necessario prima di tutto dal bisogno, avvertito in maniera ormai irrinunciabile dalla Chiesa italiana, di una nuova evangelizzazione. La frequenza sempre più in calo nelle parrocchie impone di offrire nuove risposte al bisogno religioso diffuso. E anche l’Azione Cattolica, storicamente radicata nelle parrocchie e nei “luoghi del sacro”, forse deve essere capace di aprirsi di più sul territorio, essere più presente nei diversi ambiti della società».

Il nuovo statuto insiste molto sulla dimensione unitaria dell’associazione, dà maggiore spazio ai movimenti con l’ingresso nella presidenza di un rappresentante del movimento studenti e del movimento lavoratori. L’obiettivo di fondo, come ha sottolineato la presidente nazionale Paola Bignardi, è quello di costruire un’Ac fedele a se stessa e alla propria missione, un’associazione «che vive il Vangelo, si fa carico della crescente domanda di Vangelo e aiuta la comunità cristiana a trovare nuove strade per comunicarlo», dando risposta alla fiducia che la Chiesa ha dimostrato, anche negli ultimi tempi, di riporre nell’associazione.Un rinnovamento che ovviamente deve preservare e custodire la bellezza e la ricchezza del passato. In questo senso il presidente diocesano di Pitigliano-Sovana-Orbetello, Piero Rossi, invita alla cautela: «L’Azione Cattolica ha una storia positiva e importante a cui non si può rinunciare: si deve stare attenti a cambiare la fisionomia dell’associazione senza snaturarla. La divisione in settori ad esempio (ragazzi, giovanissimi, giovani, adulti…) ha sempre ricoperto un’importanza strategica, è risultata efficace per le nostre attività e bisogna stare attenti prima di modificarla. Ho fiducia comunque, perché dal dibattito in assemblea uscirà sicuramente un documento equilibrato, in grado di recepire le opinioni di tutti. Certo è vero che oggi ci troviamo di fronte a un contesto molto cambiato e la formazione umana, cristiana, spirituale dei laici, che è il compito specifico della nostra associazione, ha bisogno di strumenti nuovi».