Vita Chiesa
Il Papa invoca la pace
Le «guerre e i conflitti armati che devastano intere regioni del globo», la «piaga del terrrorismo» e «le molte forme di violenza che straziano persone deboli e inermi» sono i «grandi mali che lacerano l’umanità» e per i quali il Papa, nel suo ventiseiesimo Natale, ha invocato l’aiuto di Dio. Un nuovo vibrante appello alla pace lo ha lanciato Giovanni Paolo II nel messaggio Urbi et orbi (alla città e al mondo) pronunciato nel giorno di Natale dal sagrato di piazza san Pietro. Dopo aver ricordato che oggi la Chiesa rinnova la «gioia immutata» della nascita di Cristo, il Papa ha commentato: «Un’onda di tenerezza e di speranza ci riempie l’animo, insieme a un prepotente bisogno di intimità e di pace». «Con la nascita di Gesù – ha aggiunto – rifiorisce l’albero della vita nel deserto dell’umanità».
Il Pontefice ha invitato a non scoraggiarsi di fronte ai mali che affliggono l’umanità di oggi, ma a impegnarsi con coraggio per la pace, che è possibile e doverosa. E ha chiesto soprattutto pace per la Terra santa. «Salvaci dallo scoraggiamento nell’affrontare i cammini della pace, difficili sì, ma possibili e perciò doverosi; cammini urgenti sempre e ovunque, soprattutto nella Terra dove sei nato tu», ha detto nel messaggio Urbi et orbi diventato invocazione e preghiera.