Vita Chiesa

Falce, martello… e Montenero

di Chiara DomeniciNon è difficile a Livorno udire frasi come: «Se mio figlio trova lavoro vado a piedi a Montenero»; oppure: «se la Madonna mi fa la grazia vado a metterle un cero al Santuario», o ancora: «è salvo per un miracolo della Madonna!» Ed, in effetti, a chi non conosce la devozione dei livornesi per Maria Santissima di Montenero, invocazioni come queste possono risultare strane, perché pronunciate nella città considerata più anticlericale e «rossa» della Toscana.

Ma l’amore del popolo labronico per questa icona ha radici lontanissime e segue spesso filoni leggendari. Si racconta che l’immagine venne rinvenuta in circostanze «miracolose» intorno alla metà del 1300 e che un pastore storpio ricevette l’ordine di trasportarla sul monte, laddove il quadro stesso «gli facesse segno col rendersi grave e pesante». In realtà la tavola originale è attribuita al pittore pisano Jacopo di Michele, detto Gera, e probabilmente questo fu uno dei quadri «sopravvissuti» alla distruzione di molte icone mariane, decisa in quel tempo, in seguito alla esasperata moda di commissionare e appendere in casa le proprie immagini sacre.

Il popolo labronico nelle vicende dei secoli è sempre ricorso a questa immagine invocandola soprattutto nei momenti di difficoltà. I più eclatanti furono il disastroso terremoto del 27 gennaio del 1742: la Madonna operò il miracolo ed il sisma non provocò alcuna vittima; da allora i livornesi fecero voto che avrebbero iniziato il carnevale solo dopo quella data. Ed i bombardamenti del 1943, a cui seguì la «peregrinatio Mariae» in tutte le parrocchie della diocesi, da cui emersero «espressioni e palpiti di una fede che le macerie non erano riuscite a schiacciare!», come documentano i testi dell’epoca. Anche oggi si osservano momenti di devozione più o meno forti e anche chi non frequenta chiese e sacrestie porta al collo oppure nell’auto l’immagine di Maria di Montenero, chissà se per vera fede o per pratica scaramantica. Fatto sta che in una discussione con un livornese è sempre meglio lasciar fuori la mamma e la Madonna di Montenero!