Vita Chiesa
Massa Marittima, una diocesi in missione
Non sarà una «predicazione» affidata a qualche ordine religioso, ma una vera missione di popolo in cui i fedeli della Chiesa di Massa Marittima-Piombino si faranno portatori dell’annuncio del Vangelo su tutto il territorio diocesano. L’iniziativa si apre questa domenica, nella chiesa di Santa Maria della Neve a Piombino, con la consegna del mandato ai «missionari». Il vescovo Giovanni Santucci spiega il senso di questo grande evento.
Questa domenica si apre la missione popolare, che si concluderà dopo Pasqua. Come è nata l’idea di questa iniziativa?
«Un momento significativo, celebrato recentemente, è stato il giubileo della Diocesi in occasione dei XV secoli della nostra storia cristiana. Il motto che ha guidato la nostra celebrazione è stato: Dalle radici ai frutti. Ci siamo chiesti quali potevano essere i frutti di una storia così antica e gloriosa, ricca della testimonianza di Santi, di uomini e donne che hanno vissuto e testimoniato la loro appartenenza a Cristo? Il figlio più glorioso di Massa Marittima è stato San Bernardino da Siena, apostolo, annunciatore instancabile del Vangelo. Sollecitati dalla lettera che il santo Padre ci ha inviato per quella occasione, provocati dalla Novo Millenio ineunte e dal documento della Cei Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, abbiamo pensato che la «Missione» poteva essere la risposta».
Quali sono gli obiettivi?
«Presentare il Vangelo, l’antica parola che salva in un modo nuovo, con gesti e parole che esprimano la partecipazione di ognuno, perché battezzato, alla missione della Chiesa, sentendoci debitori del Vangelo, scoprendo l’identità dell’essere cristiani con l’essere apostoli, provocandoci ad un passaggio da credenti-utenti della vita sacramentale e liturgica della Chiesa a credenti-testimoni di una verità, che è una Persona, che redime e libera l’uomo. Del resto il bisogno di Vangelo ci sembra ampiamente diffuso».
Chi sono i «missionari», che questa domenica ricevono il mandato ufficiale?
Che risposta ha avuto questo appello? E come si è svolto il cammino di preparazione?
«La partecipazione numerosissima e fedele di tanti fratelli e sorelle ha confortato di entusiasmo il cammino intrapreso. Gli incontri sono stati impostati sull’ascolto e la condivisione in gruppo, animati da sacerdoti e laici che volta per volta hanno suggerito il tema della riflessione, sempre in chiave esperienziale. Questo dovrebbe essere anche il metodo proposto per gli incontri durante la missione. Lo stile è quello della Lectio, del gruppo di ascolto dove ci si incontra e ci si pone in ascolto della Parola di Dio e si dà spazio al racconto di ognuno».
Che tipo di messaggio verrà portato alla popolazione?
«Il Vangelo ci presenta spesso Gesù che guarda alla gente che lo segue, lo cerca, lo ascolta: erano come pecore senza pastore. Come risposta e tanta attesa e a tanto bisogno Gesù dona la sua parola, il Vangelo, parola che libera e salva. Poi manda i suoi discepoli che dovranno portare ovunque le sue parole. Oggi, come allora, come sempre per la vita dell’uomo il Padre manda il Figlio; Gesù manda noi assicurando la sua presenza e il dono dello Spirito: Io sono con voi fino alla fine del Mondo, Lo Spirito vi guiderà nella verità. Essere discepoli di Gesù ed esserne gli annunciatori è tutt’uno.
Quali sono i prossimi appuntamenti della Missione?