Vita Chiesa
Cinquant’anni di campi estivi nel nome di Giorgio La Pira
Cinquant’anni dopo, la storia continua: l’associazione fondata da Pino Arpioni ha preso il nome di «Opera per la Gioventù Giorgio La Pira», in memoria del «sindaco santo» che tutti gli anni trascorreva alcuni giorni, in agosto, nei villaggi. La Pira visse gli ultimi anni della sua vita proprio nella sede fiorentina dell’Opera, condividendo con i giovani le sue ansie e le sue speranze.
Alla festa del cinquantesimo Pino Arpioni, scomparso nel dicembre scorso, sarà presente solo in spirito. «Questa afferma l’attuale presidente dell’Opera, Gabriele Pecchioli sarà per noi la prima estate orfani del fondatore, anche se già da tempo Pino non seguiva più l’organizzazione pratica dei campi. Il 27 giugno, a Pian degli Ontani, festeggeremo il cinquantesimo anniversario del villaggio ricordando la sua grande testimonianza». In questo mezzo secolo, dai villaggi sono passati dai 30 ai 40 mila ragazzi; l’attività dell’Opera si è allargata fino a stringere contatti con la Russia e con la Terra Santa.
«Lo spirito spiega Pecchioli è quello di costruire ponti di amicizia e di fraternità, secondo l’insegnamento di La Pira». Questo è lo scopo dei campi internazionali, che ogni anno vedono la presenza nei villaggi di ragazzi di vari paesi del mondo; questo è stato lo scopo dei viaggi più recenti, quello in Russia, per partecipare alla commemorazione di Giorgio La Pira nel centenario della nascita, e quello in Terra Santa, all’insegna della preghiera per l’unità della triplice famiglia di Abramo formata da cristiani, ebrei, musulmani.