Vita Chiesa
Halloween a scuola, la festa delle zucche vuote
Il dialogo riguarda l’acquisto di una zucca gialla per la festa di Halloween. La bambina non risponde ma, almeno, guardando meglio la zucca, smette di piangere.
Nel riconoscere nella mamma un’amica mi rivolgo con familiarità alla figlia per sostenere l’opinione della madre: «anche a me sembra proprio carina così piccolina, anzi fa ancora più paura! E lo sai – continuo rivolto alla bambina – l’importante è che la zucca faccia paura e la tua è proprio paurosa!»
Faccio un gesto di approvazione ma per non deludere la figlia le domando: «Che cosa ci fai allora con questa zucca così paurosa?» «Partecipo alla festa delle streghe che facciamo domattina a scuola». «A scuola?» ribatto io guardando la madre. Istintivamente reagisco dentro di me. Mentre festeggiare il Natale a scuola sembra diventato reato, ci si prostituisce con facilità ad altre occasioni di festa. E non ditemi che il Natale non può essere celebrato per rispetto a chi non lo condivide. Perché allora – mi chiedo – non si ha la stessa sensibilità per Halloween. Se un genitore, magari cattolico, esprimesse un parere contrario, si sospenderebbe?