Vita Chiesa
Come si fa a non voler bene al Papa?
«Ma non vuoi un po’ di bene al Papa?» gli domando istintivamente. «Sinceramente no! per me è uno come tanti altri, anche se riconosco che ha una responsabilità molto grande!». A questo punto mi vengono dei cattivi pensieri. Un giovane battezzato, cresimato, che magari si sposerà anche in chiesa e non vuole bene al Papa, spero solo che non partecipi alla giornata mondiale dei giovani. Ma a catechismo non gli hanno parlato con amore del Papa? Si può essere cristiani senza voler bene al Papa? Che cosa occorre per sentire il Papa parte della propria famiglia?
Lo saluto e mi allontano, deluso, con la convinzione che al giovane manchi qualcosa di importante per la propria vita. Il mio pregiudizio di pensare che tutti debbano voler bene al Papa, riceve un altro colpo, questa volta da parte di due adulti che escono con questa espressione: «Non è ancora morto e già si fanno un sacco di manovre, anche lì è tutta politica!». Il riferimento è ad alcune notizie sui quotidiani che parlano, purtroppo, di toto-Papa e di scommesse sul prossimo Papa. Sono tentato di giudicarle subito come persone superficiali e vuote. Ma voglio credere invece che quando si tratta di «giudicare» la propria moglie, il figlio o la nipote quegli adulti sanno ben distinguere quello che è marginale da quello che è in profondità.