Vita Chiesa

Famiglie unite dall’amore

di Simone BonginiSabato 16 ore 9,30. La nebbiolina che si alza dall’asfalto colpito dalla pioggia battente si apre in prossimità di un castello sulla strada di Loppiano. Dietro le mura e le porte del castello una piazza. È la scenografia preparata per l’occasione, a testimonianza dell’attesa di questi ultimi mesi per questo avvenimento. La cittadella del Movimento dei Focolari di Loppiano è uno dei circa 200 punti in collegamento diretto nei 5 continenti con il Family Fest: in Toscana è collegato anche il palazzetto di San Donnino, alle porte di Firenze. Un appuntamento mediatico, una festa mondiale, che unisce persone, le più varie, per dar voce e visibilità ai valori fondanti della famiglia, universalmente riconosciuta come istituto naturale. Nell’invito troviamo scritto l’obiettivo di questo avvenimento: «presentare gli effetti di una vita familiare basata sui principi che corrispondono alle esigenze più profonde dell’essere umano; dare visibilità alla famiglia che cerca di vivere il Vangelo, per ricordare al mondo quanto essa può operare per lo sviluppo dell’umanità». Nel salone S.Benedetto è difficile trovare un posto per sedersi. Subito protagoniste le scuole del Valdarno. I ragazzi presentano i propri lavori sul tema. Gli insegnanti per una volta in platea. Accanto a me qualcuno sottovoce bisbiglia: «e poi dicono che i ragazzi di oggi sono insensibili…». È un alternarsi di momenti artistici ed esperienze. C’è pure una band, ovviamente la «Family Fest band», che dà un tocco particolare alla giornata. E poi esperienze di genitori e figli, e di come è possibile vivere in modo diverso questo rapporto sempre più conflittuale. Ma anche le realtà associative e le istituzioni non mancano. Ognuno dal proprio angolo di visuale sottolinea l’importanza della famiglia come cellula fondante della società. Si fanno intepreti di questi aspetti la presidente dell’A.Se.Ba. (Associazione Senza Barriere, che si occupa del sostegno alle famiglie con figli «diversamente abili» nei comuni del Valdarno fiorentino) ed il sindaco di Terranuova Bracciolini. Anche Abdul, rappresentante della comunità araba del Valdarno, racconta come anche nella propria religione la famiglia è l’istituto più importante. Si ha come l’impressione che la famiglia, anche se con connotati diversi, esprime ovunque i rapporti più profondi e più veri iscritti nel cuore di ciascuno. Ma l’appuntamento più atteso è certamente il collegamento video con gli altri 200 punti sparsi per il mondo. In molti paesi le tv nazionali hanno dato ampio risalto nell’avvenimento, per noi in Italia è possibile seguirlo su Raiuno. Ma vuoi mettere vederlo in 1.500 tutti insieme! Un applauso accoglie le immagini di piazza del Campidoglio a Roma e la commozione è presente in ciascuno quando vengono riproposte le immagini di Giovanni Paolo II nei Family Fest precedenti e con tutte le famiglie del mondo: il Papa della famiglia al quale è venuto spontaneo dedicare l’evento. E poi tante esperienze, testimonianze, pareri di esperti, artisti da ogni parte della terra (anche la nostra Alexia e Antonella Ruggero). Ogni «stagione» della famiglia è illuminata: l’amore che nasce nel cuore dei fidanzati; l’arrivo dei figli e la loro ventata di freschezza; la riscoperta dell’amore nei momenti di crisi della coppia, anche quando ormai tutto sembra perduto; l’incontro con il dolore e la scoperta che l’amore umano è innestato in quell’amore divino espresso da Gesù. Così la voce di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari in cui il Movimento Famiglie Nuove si innesta, ci ricorda l’abc dell’amore e del messaggio cristiano, che troppo spesso si dimentica: «amare tutti, amare per primi, farsi uno, vedere Gesù nell’altro».

E da questo Family Fest parte una iniziativa concreta, «progetto housing» per dare una casa alle famiglie che abitano nelle periferie degradate delle metropoli delle filippine, nelle aree disastrate dallo Tsunami e nelle favelas di Cochabamba in Bolivia. Un atto concreto a suggello della giornata, come a ricordare che l’amore non è solo poesia o sentimentalismo.

Questi progetti si uniscono ai 95 progetti già avviati nei 5 continenti da Famiglie Nuove ed alle decine di migliaia di bambini e famiglie aiutate con il «sostegno a distanza», come sottolineano alcune famiglie di Montanino e di altri paesi nel loro intervento sul palco di Loppiano. Ma l’onda di fraternità è partita: da un palco coloratissimo, con i tanti bambini e ragazzi, con i clown di strada e da una sala gremita da tantissime famiglie, sulle note dell’ultima canzone della Family Fest Band, le porte si aprono verso un sole ritrovato a conclusione della giornata ma che non ha mai smesso di brillare nei cuori di ciascuno. Tre giorni sull’Economia di comunioneNei giorni 23, 24 e 25 aprile, la cittadella focolarina di Loppiano ospiterà i protagonisti di un singolare Convegno che vedrà impegnati giovani ed imprenditori sui temi dell’Economia di Comunione. Proprio a Loppiano nascerà un Polo imprenditoriale italiano, che ospiterà alcune imprese di Economia di Comunione. Dedicata al tema giovani e impresa la giornata del 23 aprile; nella giornata del 24 l’intervento della fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, cui seguirà una tavola rotonda. Il pomeriggio sarà dedicato alla presentazione del Polo imprenditoriale Lionello Bonfanti le cui strutture sono in costruzione ad Incisa in Val d’Arno, località Burchio. Il giorno del 25 sarà riservato all’incontro tra imprenditori che intendono partecipare al progetto.