Vita Chiesa
Benedetto XVI e l’Europa
Anche il recente dibattito su radici cristiane e Trattato costituzionale ha mostrato come molti non sappiano più cosa sia il cristianesimo: si conoscono piuttosto maschere del fatto cristiano. La nuova evangelizzazione indicata da Giovanni Paolo II resta la priorità. Benedetto XVI sogna che proceda quel cammino di comunione e unità di cui egli è il primo servitore. La ferita della divisione tra i cristiani diventa ancora più visibile in un’Europa che procede nell’unità economica e politica. La caduta del muro ha aperto un nuovo scenario per l’ecumenismo del continente. Abbiamo il compito di conoscerci e capirci come Chiese dell’Occidente e Chiese dell’Oriente: veniamo da due storie diverse, abbiamo delle paure ereditate dai secoli, dobbiamo insiem e confrontarci con la realtà della secolarizzazione e della cultura moderna. Anche l’Europa è segnata oggi dal pluralismo religioso. È un altro campo dove spesso ci troviamo a disagio. Dobbiamo trovare strade di convivenza, di comprensione e di collaborazione tra le religioni.
L’Europa è stata la prima protagonista dello sviluppo delle scienze e della tecnica e proprio da questo versante emergono oggi delle questioni etiche decisive per il futuro stesso dell’umanità. Basta pensare ai temi della vita legati alle biotecnologie, a quello della pace o dell’ambiente. Il Papa pensa certamente a un’Europa capace di custodire in ogni modo la dignità e il valore della persona umana. Non è sufficiente riaffermare retoricamente l’elenco di valori, ora é il tempo di approfondire i fondamenti, i contenuti, le chiavi di lettura dei valori. Dobbiamo ridare contenuto alle parole che usiamo. Che significato ha oggi in Europa la parola “libertà”? La parola “famiglia”? La parola “dignità”? La parola “vita”? Chi è la persona umana? Cosa è il bene? Cosa il male?