Vita Chiesa
Benedetto XVI, felice di servire la Chiesa
Una forte delusione l’ho subita per un nome che non pensavo. Mi sembrava doveroso, per riconoscenza verso il suo predecessore, continuare a mantenere vivo nella chiesa il nome di Giovanni Paolo. Sono stato costretto a guardare indietro, al passato, e chiedermi chi era Benedetto XV. I miei pregiudizi sembravano confermati.
Poi però ho visto il papa, non il cardinale. E la sua espressione di stupore, di meraviglia, profondamente infantile ed ingenua allo stesso tempo ha cancellato i pregiudizi. Comincio a credere che l’essere papa cambi la persona. Ma può una persona cambiare dopo anni e anni che ha svolto un ruolo all’interno della chiesa? «Ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio». E sulla fede del papa non oso mettere riserve.
Che cosa ne penso di questo nuovo papa? È l’uomo giusto, scelto anche dallo Spirito Santo, perché la Chiesa viva la sua missione nel mondo. Se Giovanni Paolo II ha contribuito a liberare l’Europa dal pericolo della ideologia comunista, mi piace pensare che Benedetto XVI , farà germogliare quelle radici cristiane che l’Europa stessa vuole tagliare rischiando di perdere se stessa.
E il fatto che è tedesco? Finora ho ascoltato solo battute. L’unico fastidio è quello di vedere ridotto il papa, morente o vivente, ad un «prodotto» che in questo momento trova acquirenti in tutto il mondo. Mi auguro che dall’entusiasmo si passi alla fede, dal vedere all’ascolto e dal sentire al seguire.