Vita Chiesa

Il segreto è uno spazio del cuore

«Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà» (Mt 6,6). È bellissima questa espressione evangelica, che ci incoraggia ad una dimensione fortemente interiore della nostra vita con Dio. Ci vedo una luce sul mistero della clausura, ma anche su ogni vero impegno di testimonianza cristiana, sulla scelta di chi vuole vivere soltanto al cospetto del Padre, là dove gli sguardi umani e le valutazioni del mondo non possono penetrare. Il «segreto» è quello spazio sacro in cui ogni giorno si compie la nostra offerta, si gioca la nostra fede nella totale e irreversibile consegna al Regno di Dio. È lo spazio della nostra più profonda intimità con Lui, il tempo della nostra risposta alla salvezza.

«Tu, quando preghi, entra nella tua camera, e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto». Il «segreto» è una stanza con una porta chiusa, un luogo riparato (Is 26,20), ma se San Girolamo, con chiara reminiscenza sponsale derivata dal Cantico dei Cantici, identifica questa stanza con quella da letto (cubiculum), il testo greco è molto più interessante, aiutandoci a cogliere il nesso profondo che c’è tra la preghiera e la nostra vita quotidiana. Infatti il luogo appartato in cui si realizza l’incontro con il Padre non è ai margini dei percorsi di ogni giorno, né è lontano dal nostro pian di calpestìo… ma è proprio lì, alla stessa altezza dei nostri affari, delle nostre preoccupazioni, del nostro lavoro. Si tratta infatti sì di una stanza «interna», il nostro cuore, ma non è un luogo di riposo, né uno spazio vuoto e disabitato; bensì il centro della vita amministrativa della casa e della gestione domestica: è la «dispensa», il luogo del ménage familiare. La preghiera infatti è per la vita: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano», e scaturisce dalla vita. È da dentro le nostre cose di tutti i giorni che si innalza la nostra preghiera cristiana: da dietro gli scaffali di conserva di pomodoro e fra i sacchi di patate. Perché questo è lo spazio sacro della nostra preghiera: la vita quotidiana con le sue necessità, che proprio perché sostenute dalla nostra fede possono occupare parte del nostro tempo, senza per questo pre-occupare (occupare fuor misura) il cuore: «Non affannatevi! … Là dove è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,21.24).a cura delle Clarisse di San Casciano Val di Pesa