Vita Chiesa

Colonia, la «Roma del nord» che custodisce i Magi

di Marco BenniciDal 15 agosto le strade di Colonia saranno percorse in lungo e in largo da migliaia di giovani. Questo importante centro della Renania viene da lontano. Colonia è la quarta più grande città in Germania e la più grande nel Land del Nord Reno-Westfalia. È considerata la capitale economica, culturale e storica della regione renana. La sua posizione sulle rive del Reno, in prossimità di uno dei principali itinerari commerciali fra Europa orientale ed occidentale, rese la sua fondazione di importanza capitale. CCAA, con queste iniziali si indicava, nelle iscrizioni romane, la Colonia Claudia Ara Agrìppinensis, fondata ufficialmente nel 50 dopo Cristo da veterani che erano qui dislocati in quanto il Reno segnava il confine dell’impero romano. Conobbe nuova gloria grazie ad Agrippina, terza moglie dell’imperatore Claudio e madre di Nerone, che era riuscita a far avere dignità di città al proprio luogo di nascita. Dopo appena 50 anni Colonia era sede del governatore della Germania inferiore, e solo le invasioni barbariche del sec. V imposero un freno momentaneo alla sua crescita economica. Ma bastò che Carlo Magno la elevasse a sede arcivescovile per dare il via a un secondo momento di splendore, documentato in campo artistico dagli edifici di età ottoniana e soprattutto romanica che le hanno meritato giustamente l’appellativo di «Roma del Nord».

Gli arcivescovi principi favorirono le arti locali e la cultura, forti di una ricchezza che proveniva dai diritti sui commerci sia sul fiume sia lungo le strade dirette alla città. Curiosamente chi arrivava a Colonia per vendere le proprie merci doveva soggiornarvi almeno tre giorni, pagando una sorta di diritto di permanenza. L’occupazione francese del 1795 e la successiva annessione alla Prussia non impedirono il decollo industriale nella seconda metà del sec. XIX, talmente rapido e foriero di prosperità che Colonia divenne uno dei bersagli maggiormente colpiti dai bombardamenti alleati della seconda guerra mondiale: nel 1945 il centro storico venne distrutto al 90% e la ricostruzione è stata improntata tutta in chiave moderna.

I fasti della città che fu sono ancora oggi testimoniati dalle mura della città e dalle numerose chiese da esse racchiuse. La cinta medievale realizzata in quarant’anni di lavori conta dodici porte che sono state risparmiate dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. All’interno di questo perimetro fortificato anche nei secoli più recenti sono stati costruiti numerosi edifici importanti. Tra i più significativi il palazzo in stile neogotico, casa madre della celebre produzione di «Acqua di Colonia». Di pregio anche alcune realizzazioni architettoniche post belliche realizzate da Wilhelm Riphahn che ha costruito l’Opera (1954) e il Teatro (1962) della città. Sempre al dopoguerra risale il restyling del palazzo municipale. Esso fu costruito durante vari secoli. Nel 1330 il patriziato iniziò la costruzione di una Sala anseatica. Dal 1407 al 1414 le corporazioni fecero costruire la Torre, che ancora oggi, insieme al Duomo e S. Martino Grande, è elemento caratterizzante del panorama cittadino. Fino al XVII secolo il palazzo fu ampliato varie volte. Dal 1594 al 1606 fu eretto l’arsenale municipale, una costruzione in mattoni divenuta oggi museo civico.

L’edificio più significativo della città è comunque, senza dubbio, il Duomo di Colonia. Dopo che l’arcivescovo Rainald von Dassel nel 1164 fece portare le reliquie dei Re Magi a Colonia (nella foto l’urna), l’antico Duomo non era più all’altezza del cresciuto prestigio e dell’affluenza dei pellegrini. Nel 1248 iniziarono i lavori per l’attuale Duomo in stile gotico, ma solo nell’anno 1880 fu terminata la costruzione imponente. Con le sue torri, alte 157 metri, che al centro della città si ergono verso il cielo, il Duomo è il secondo edifico per altezza. Tuttavia il Duomo non è soltanto un edificio impressionante bensì un centro importante della vita spirituale dell’arcidiocesi di Colonia. Al Duomo di Colonia fanno compagnia dodici grandi chiese collegiate e conventuali romaniche, fra le più notevoli dell’Europa occidentale.

Questo imponente complesso di costruzioni sacre e civili sta aspettando migliaia di pellegrini a cui per 10 giorni in agosto racconterà la sua storia e i suoi valori. E per chi ha sete di verità ci sarà di che saziarsi.