Vita Chiesa
I temi più dibattuti
La consapevolezza della centralità dell’Eucaristia, il rilancio della confessione, la necessità di una più equa distribuzione dei sacerdoti sono stati i temi di maggior rilievo affrontati negli interventi in congregazione generale, al Sinodo dei vescovi. I padri hanno anche esaminato alcune questioni di tipo pastorale, come il problema della partecipazione all’Eucaristia dei fedeli divorziati e risposati e la pratica della comunione nella mano.
Mons. Nicolás Cotugno Fanizzi, arcivescovo di Montevideo, in Uruguay ha sostenuto che il dinamismo sacramentale dell’Eucaristia ci colloca al centro del dinamismo della storia. Per questo, o ci avviamo a recuperare o a scoprire la centralità dell’Eucaristia la domenica, oppure scompariremo dalla realtà della storia.
Sempre a proposito della confessione, mons. Lorenzo Voltolini Esti, vescovo ausiliare di Portoviejo, in Ecuador ha sostenuto che molti fedeli non si confessano, non solo perché non credono nell’efficacia della Confessione o perché hanno perso il senso del peccato, ma semplicemente perché i sacerdoti o non hanno tempo di confessare (oberati da altre occupazioni), o perché soli in parrocchia, non possono celebrare l’Eucaristia e la Penitenza al tempo stesso. Egli ha proposto di suggerire o almeno di permettere alle diocesi o agli episcopati che ne facessero richiesta di istituire, preferibilmente in Quaresima e magari di venerdì, il giorno di digiuno eucaristico, ossia di non celebrazione dell’Eucaristia, per dar spazio alla celebrazione comunitaria della penitenza e dalle confessioni individuali.