Vita Chiesa
Se la voce della parrocchia entra nelle case degli anziani
Un’antenna sul campanile, un piccolo apparecchio collegato all’impianto audio della chiesa e il gioco è fatto. Si chiama «Voice-link», un termine inglese che significa «collegamento vocale», ed è il nuovo sistema tecnologico che permette di portare la voce della parrocchia direttamente nelle case: soprattutto in quelle degli anziani, dei malati, di tutti quelli che hanno difficoltà a muoversi e hanno particolare bisogno di sentirsi parte della comunità.
Si tratta, sia chiaro, di qualcosa di molto diverso dalle normali stazioni radiofoniche: è un sistema radio a circuito chiuso, brevettato una decina di anni fa dalla ditta Panel di Milano, e permette, in pratica, di far arrivare l’audio della chiesa (o del salone parrocchiale) ad appositi apparecchi riceventi sistemati nelle case, in un raggio di 4-5 chilometri.
«Il sistema voice-link – spiega Roberto Anzelmo, uno dei tecnici che ha inventato questa tecnologia – nasce proprio per questo: dare ai parroci la possibilità di raggiungere le persone a casa. Non deve essere pensato come una vera e prorpia radio: può diventare una sorta di giornalino parrocchiale in voce. Non comporta rischi per le onde elettromagnetiche: la potenza del trasmettitore è molto bassa».
In Toscana la «radiolina parrocchiale» ha già trovato le prime adesioni: dallo scorso settembre, ad esempio, è attiva nella parrocchia della Santissima Annunziata di Bassagrande, a Marina di Carrara. «Mi è piaciuta l’idea di poter raggiungere le persone nelle loro case» spiega il parroco, don Cesare Benedetti. Il costo dell’istallazione può variare dai 4 agli 8 mila euro: dipende dalle difficoltà che la dittà incontra nel montare l’antenna (di solito sul campanile, o sul tetto della chiesa) e nel collegare l’apparecchio trasmittente all’impianto audio. Il sistema è omologato e autorizzato dal Ministero delle Comunicazioni: al costo finale va aggiunto quello degli apparecchi riceventi, che costano qualche decina di euro ciascuno. «Per ora – spiega don Cesare – ne abbiamo presi una ventina, che abbiamo distribuito tra le persone che hanno difficoltà a raggiungere la parrocchia. Ne sono molto felici: mi dicono che così si sentono partecipi alla vita della comunità, che gli sembra di essere in chiesa. E sono sicuro che, quando avremo fatto conoscere di più questa cosa, ci saranno tante altre richieste. Può essere anche un bel regalo per quelle persone, e sono tante, costrette a restare tutto il giorno in casa…» L’apparecchio ricevente è già sintonizzato sulla frequenza giusta: ha solo due bottoni, uno per accenderlo e uno per regolare il volume. Chi è a casa quindi non deve fare altro che accendere all’orario prefissato.
«Attualmente – spiega don Cesare – utilizziamo questo sistema per trasmettere la Messa e il Rosario, ma è uno strumento che consente di fare tante cose. A Natale ad esempio abbiamo trasmesso la novena, a Pasqua lo useremo per la via crucis. E poi, quando avremo preso l’abitudine, potremo usarlo anche per altri momenti della vita parrocchiale: i concerti della corale, oppure dibattiti e conferenze, o per far conoscere le attività della parrocchia, per dare avvisi e comunicazioni…»
Per avere maggiori informazioni sul sistema «Voice link» ci si può rivolgere direttamente alla Panel di Milano (02.4860.0265), oppure alla Fulgor Service (tel 0187.954488) di Arcola (provincia di La Spezia), ditta che installa il sistema nel centro Italia.
Stefania Moretti