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Nagorno-Karabakh: Papa, basta allo spargimento di sangue innocente

Il pensiero di Francesco ancora una volta va alla regione del Caucaso. Nelle parole che hanno seguito la preghiera dell' Angelus, il Pontefice ha rinnovato il suo dolore per il conflitto in atto nel Nagorno- Karabakh, poi ha pregato prega per quanti sono stati coinvolti nel terremoto nel Mar Egeo

“Non dimentichiamo quanto sta accadendo nel Nagorno-Karabakh”. Papa Francesco nel giorno della festa di Tutti i Santi volge il suo pensiero, al termine dell’Angelus, ancora una volta, al conflitto in atto nel Caucaso, dove gli scontri armati si susseguono a fragili tregue, con tragico aumento delle vittime, distruzioni di abitazioni, infrastrutture e luoghi di culto, con il coinvolgimento sempre più massiccio delle popolazioni civili”: Vorrei rinnovare il mio accorato appello ai responsabili delle parti in conflitto affinché intervengano quanto prima possibile per fermare lo spargimento di sangue innocente. Non pensino di risolvere la controversia che si oppone con la violenza ma impegnandosi in un sincero negoziato con l’aiuto della comunità internazionale. Da parte mia sono vicino a tutti quelli che soffrono e invito a chiedere l’intercessione dei santi per una stabile pace nella regione.

Il pensiero ai colpiti dal sisma nel Mar Egeo: Dal Caucaso, alla Turchia e alla Grecia. Francesco chiede di pregare per quanti sono stati colpiti dalla forte scossa di terremoto, due giorni fa, al largo dell’isola greca di Samo, un sisma che provocato il crollo di diversi edifici nella città turca di Smirne. 

Il Papa ricorda poi la beatificazione ieri negli Stati Uniti, di Micheal McGivney, fondatore dei Cavalieri di Colombo e chiede ai fedeli un appaluso per questo sacerdote diocesano e il suo esempio: Impegnato nella evangelizzazione si prodigò per sovvenire alle necessità dei bisognosi, promuovendo il mutuo soccorso. Il suo esempio stimoli tutti noi a testimoniare sempre più il vangelo della carità. 

Infine, Francesco ricorda che domani, giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, sarà al Cimitero teutonico, luogo di sepoltura nella Città del Vaticano, per celebrare la Messa in suffragio, unendosi  così, afferma, “spiritualmente a quanti in questi giorni, nell’osservanza delle norme sanitarie che è importante, vanno a pregare presso le tombe dei loro cari in ogni parte del mondo”.