Vita Chiesa
Un’estate «a tutto campo» con l’Opera per la Gioventù
di Riccardo Clementi
Una riflessione sulla «questione educativa» appare oggi importante ed urgente; non solo sul piano culturale, ma anche su quello politico. Un’emergenza che non può né scoraggiarci né disorientarci, ma che anzi deve indurci a rimettere al primo punto delle nostre agende la sfida a cui siamo chiamati: essere segni dei tempi, essere testimoni, essere coerenti, formare alla responsabilità e all’amore autentico.
In questo quadro si inserisce la proposta dei campi estivi 2010 dell’Opera per la gioventù «Giorgio La Pira»: un progetto educativo che viene da lontano ma che si interroga sull’oggi, con fiducia e speranza.
È questo lo spirito che caratterizza i campi estivi e, più in generale, l’attività dell’Opera che, grazie al servizio di tanti giovani volontari, ogni anno coinvolge circa 1.000 giovani nei propri centri del «Villaggio La Vela» a Castiglione della Pescaia (GR) (quest’anno sottoposti a importanti lavori di adeguamento grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena), «Villaggio Il Cimone» a Pian degli Ontani (PT) e «Casa Alpina Firenze» in Val d’Aosta a Rhemes Notre Dame (AO).
I campi estivi 2010 (programma completo sul sito www.operalapira.it) hanno una durata di 12 giorni ciascuno e vanno dal 13 giugno, con il «Primo Campo Ragazzi» al Villaggio La Vela all’11 settembre con la conclusione del «Secondo Campo Ragazzi» anch’esso a «La Vela». I campi «Giovanissimi» maschi (20 luglio – 1 agosto) e femmine (29 luglio – 10 agosto), ovvero quelli a cui partecipano i giovani dai 16 ai 18 anni, cominceranno a «La Vela» e si concluderanno all’Isola d’Elba con una particolare e bella esperienza di vita comunitaria. La proposta dei campi, tanto entusiasmante quanto costruttiva per la crescita personale, è rivolta ai giovani nati dal 1999 al 1992. Da sottolineare infine l’esperienza del Campo Internazionale, che anche quest’anno vedrà riuniti a La Vela giovani provenienti da diversi paesi, ed in modo particolare da Russia, Israele e Palestina: «Conoscenza, dialogo e speranza» è il tema di quest’anno. Vista la delicatezza e l’importanza del compito educativo, specifiche esperienze formative sono dedicate ai capigruppo, che vengono invitati a partecipare a momenti ad hoc nei centri dell’Opera e, da quest’anno, anche a Pozzallo (RG), città natale di Giorgio La Pira dove i giovani dell’Opera si sono recati nello scorso autunno instaurando un proficuo rapporto con giovani, parrocchie, istituzioni ed associazioni del luogo nella prospettiva di un’educazione che sia anzitutto servizio.
Ed è proprio questo l’elemento peculiare del progetto educativo dell’Opera La Pira: chi si impegna nel servizio educativo – come genitore, come insegnante, come catechista o educatore – percepisce di essere inadeguato, a volte impreparato, altre volte incoerente. Diventa allora indispensabile entrare in una dimensione di umiltà e di gratuità, vivendo l’educazione non come un lavoro ma come un vero mettersi al servizio dell’altro e, allo stesso tempo, accettando anche di essere servito da lui, abbandonando superbia, presunzione e ipocrisia. Sull’esempio di Gesù che lava i piedi agli apostoli: testimoni che fanno dell’invito del Cristo «amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati» il nuovo comandamento vivente con cui rapportarsi a tutti i fratelli, in particolare ai più piccoli che ogni estate incontriamo nei campi estivi.
In definitiva: una formazione «integrale» della persona, in ogni sua dimensione, da quella spirituale a quella sociale, per l’edificazione del bene comune e di una società più giusta.
«Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10). Nella prospettiva di un progetto educativo di «vita piena» da costruire insieme ai giovani, in libertà e responsabilità, verso l’estate 2010.