Vita Chiesa
PISTOIA, MONS. BIANCHI APRE ANNO DELLA FEDE NEL CAMPO NOMADI
Poche ore prima di inaugurare, in Cattedrale e in modo solenne, l’anno della fede anche nella dimensione diocesana, mons. Mansueto Bianchi ha visitato ieri uno dei tre campi nomadi di Pistoia, quello collocato sul territorio della parrocchia di Vicofaro, a Pontelungo: una parrocchia impegnata in questi giorni nella sua festa annuale (sabato mons. Bianchi amministrerà il sacramento della Cresima). Ho accolto l’invito del parroco don Massimo Biancalani e della sua comunità spiega mons. Bianchi e non è certo un caso che la visita sia stata effettuata proprio oggi, in apertura dell’anno della Fede: le ragioni dei più fragili devono sempre ricordarci che la fede senza le opere è cosa morta, diventa illusione, non trasforma la vita.
Nel campo pistoiese di Pontelungo vivono, stanziali, circa 15 famiglie con un numero di persone che, sommandosi anche agli itineranti, può arrivare anche a 130/150. Mons. Bianchi, accompagnato dal parroco di Vicofaro e dai rappresentanti che in parrocchia si occupano delle marginalità, è stato accolto dall’assemblea delle famiglie dei nomadi, tutti cittadini italiani, tutti di fede cattolica e provenienti, in genere, dalle zone istriane.
Ho ascoltato dalla viva voce i loro problemi più urgenti soprattutto spiega il vescovo quelli riguardanti il lavoro; ho ascoltato la loro voglia di dedicarsi ai piccoli lavori appartenenti alle loro tradizioni e competenze: ho preso volentieri atto che questa dimensioni li aiuterebbe ad aiutare le famiglie e a restare nell’ambito della legalità; ma ho anche ascoltato racconti di autentiche emergenze alimentari e di una povertà davvero pesante. Sottolineato la bella traccia di speranza lasciata nella comunità nomade dalla recente visita del sindaco di Pistoia e confermata la volontà della Chiesa pistoiese di offrire piena collaborazione, attraverso Caritas, alla Pubblica Amministrazione locale nel percorso di assistenza e solidarietà, mons. Bianchi ha annunciato che prossimamente visiterà anche gli altri due campi nomadi in Pistoia: quello vicino all’ospedale e quello in zona Sant’Agostino. Non è mancata, prima della visita alle singole abitazioni, – conclude Bianchi – una preghiera comune.