Promuovere l’unità dei cattolici è «necessario non solo per affrontare le sfide positive della nuova evangelizzazione, ma anche per contrastare le forze di disgregazione allinterno della Chiesa, che sempre più rappresentano un grave ostacolo alla sua missione negli Stati Uniti». È la «sfida» che Benedetto XVI ha consegnato oggi ai vescovi degli Stati Uniti in visita ad limina al Santo Padre. Nel suo discorso ai presuli, il Papa ha detto: «Apprezzo gli sforzi compiuti per incoraggiare i fedeli, individualmente e nella varietà delle associazioni ecclesiali, ad andare avanti insieme, parlando con una sola voce per affrontare i problemi più urgenti del momento presente». E a questo proposito il Santo Padre ha ripetuto l’appello rivolto ai cattolici americani durante la sua visita pastorale nel 2008: “Possiamo solo andare avanti, se volgiamo lo sguardo insieme a Cristo”. Ai presuli americani, il Papa ha anche evidenziato gli sforzi messi in atto dalla Chiesa di America per rispondere al «crescente fenomeno della immigrazione nel vostro Paese»: un campo di impegno vissuto «con grande generosità» e volto ad «accogliere le ondate di nuovi immigrati, per fornire loro cura pastorale e assistenza caritativa, e per sostenere modi di regolarizzare la loro situazione, soprattutto per quanto riguarda lunificazione delle famiglie». «Un segno particolare» di questo impegno della Chiesa cattolica in America – ha detto il Papa – «è il perdurante impegno dei vescovi americani per la riforma dellimmigrazione. Si tratta chiaramente di una questione difficile e complessa dal punto di vista civile e politico, sociale ed economico, ma soprattutto dal punto di vista umano. È quindi fonte di grande preoccupazione per la Chiesa, poiché si tratta di garantire un trattamento giusto e la difesa della dignità umana degli immigrati». I flussi migratori hanno poi dato una caratteristica particolare anche alla Chiesa Usa, «chiamata ad abbracciare, incorporare e coltivare il ricco patrimonio di fede e cultura presente in molti gruppi di immigrati in America», in particolare, ispanici, asiatici e africani. Da qui l’appello del Santo Padre alla «diaconia della comunione» che chiede più «del semplice rispetto della diversità linguistica»: chiede «un impegno costante nella predicazione, la catechesi e la pastorale volto a ispirare in tutti i fedeli un senso più profondo della loro comunione nella fede apostolica e la loro responsabilità per la missione della Chiesa». (Sir)