«Come anticipato da agenzie di stampa», oggi si è riunita la sessione ordinaria della Congregazione per la dottrina della fede ed è stata discussa anche la questione della Fraternità San Pio X. È quanto si legge in un comunicato della sala stampa della Santa Sede, in cui si riferisce che «in particolare è stato esaminato» il testo della risposta di mons. Bernard Fellay, pervenuto il 17 aprile scorso, e «sono state formulate alcune osservazioni che saranno tenute presenti nelle ulteriori discussioni tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X». «In considerazione delle posizioni prese dagli altri tre vescovi della Fraternità San Pio X, la loro situazione dovrà essere trattata separatamente», l’altra precisazione importante della nota. «Un processo che continua ancora, totalmente aperto» e per il quale «non è opportuno ora prefigurare tempi e modi di prosecuzione». Così padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, ha definito la questione dei lefebvriani, illustrando oggi ai giornalisti il relativo comunicato della sala stampa vaticana. «Non è questione di tempi molto brevi e di ultime battute, come poteva sembrare», ha aggiunto a proposito dell’esito della riunione odierna, alla quale hanno partecipato tra le 20 e le 30 persone. In particolare, il portavoce vaticano ha precisato che occorre fare una «distinzione» tra «il procedimento che continua in base alla risposta di mons. Fellay e l’esame delle posizioni assunte da singoli e autorevoli vescovi», che come si legge nel comunicato dovranno essere trattate «separatamente e singolarmente», prima del parere definitivo del Papa, che com’è prassi rappresenterà il suggello finale alla questione. (Sir)