Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: TURISMO, «AUMENTARE VIGILANZA» E «CONTRASTARE ABERRAZIONI»

«Aumentare la vigilanza» e «prevenire e contrastare aberrazioni» come il turismo sessuale o la tratta di esseri umani. È l’invito rivolto da Benedetto XVI nel Messaggio inviato oggi al card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti ed itineranti, e a mons. Pedro Pablo Elizondo Cardena, vescovo di Cancun, in occasione del VII Congresso mondiale della pastorale del turismo che è in corso in Messico fino al 27 aprile. «La possibilità che i viaggi ci offrono di ammirare la bellezza dei Paesi, delle culture e della natura, ci può condurre a Dio, favorendo l’esperienza della fede», esordisce il Papa, ma il turismo «non è esente da pericolo, né da elementi negativi», anzi di «mali che bisogna affrontare urgentemente, perché colpiscono i diritti e la dignità di milioni di uomini e donne, specialmente dei poveri, dei minori e dei disabili». «Il turismo sessuale – ammonisce il Santo Padre – è una delle forme più abiette di queste deviazioni che devastano, dal punto di vista morale, psicologico e sanitario, la vita delle persone, di tante famiglie e, a volte, di intere comunità. La tratta di esseri umani per motivi sessuali o per trapianti di organi, come lo sfruttamento di minori, il loro abbandono in mano a persone senza scrupoli, l’abuso, la tortura, avvengono tristemente in molti contesti turistici». Di qui l’appello rivolto dal Papa a «coloro che si dedicano pastoralmente o per motivi di lavoro al mondo del turismo, come pure l’intera comunità internazionale, ad aumentare la vigilanza, a prevenire e contrastare queste aberrazioni», attraverso la capacità di promuovere un «turismo differente», inserendo il fenomeno del turismo internazionale «nel contesto dello sviluppo umano integrale». Tre le consegne di Benedetto XVI per la pastorale del turismo: promuovere una «cultura del turismo etico e responsabile, in modo che giunga ad essere rispettoso della dignità delle persone e dei popoli, accessibile a tutti, giusto, sostenibile ed ecologico»; valorizzare la «via della bellezza», in particolare curando l’accoglienza ed organizzando le visite turistiche «sempre nel rispetto del luogo sacro e della funzione liturgica per la quale sono nate molte di queste opere e che continua ad essere il loro fine principale». In terzo luogo, raccomanda il Papa, la pastorale del turismo «deve accompagnare i cristiani nell’usufruire delle loro ferie e del tempo libero, in odo che siano di profitto per la loro crescita spirituale». La nuova evangelizzazione, conclude Benedetto XVI, «ci chiede di usare le numerose occasioni che il fenomeno del turismo ci offre per presentare Cristo come risposta suprema agli interrogativi dell’uomo di oggi». (Sir)