Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AL SEMINARIO ROMANO: ATTENZIONE AL POTERE DELLA FINANZA E DEI MEDIA

C’è un «potere del male oggi in due grandi poteri, che di per se stessi sono utili e buoni, ma facilmente abusabili: il potere della finanza e il potere dei media». Lo ha detto, ieri sera, Benedetto XVI, parlando a braccio durante la visita al Seminario romano maggiore in occasione della festa della Madonna della Fiducia. Questi due poteri sono “ambedue necessari, perché possono essere utili, ma talmente abusabili che spesso diventano il contrario rispetto alle loro intenzioni vere”. Infatti, “vediamo come il mondo della finanza possa dominare sull’uomo: l’avere e l’apparire dominano il mondo e lo schiavizzano. Il mondo della finanza non rappresenta più uno strumento per favorire il benessere, per favorire la vita dell’uomo, ma diventa un potere che lo opprime, che deve essere quasi adorato mammona, la vera divinità falsa che domina il mondo”. Di qui l’invito del Papa: “Contro questo conformismo della sottomissione a questo potere, siamo non conformisti: non l’avere conta, ma l’essere conta! Non sottomettiamo a questo, usiamolo come mezzo, ma con la libertà dei figli di Dio”. C’è, poi, il potere dell’opinione pubblica. “Certamente – ha osservato il Pontefice – abbiamo bisogno di informazioni, di conoscenza delle realtà del mondo, ma può essere poi un potere dell’apparenza: alla fine conta quanto è detto, più che la realtà stessa”. Il Santo Padre ha messo in guardia dal rischio: “Un’apparenza si sovrappone sopra la realtà stessa, diventa più importante e l’uomo non segue più la verità del suo essere, ma vuole soprattutto apparire, essere conforme a queste realtà”. Anche contro questo “c’è il non conformismo cristiano: non vogliamo sempre essere conformati, lodati, vogliamo non l’apparenza, ma la verità e questo ci dà libertà e la libertà vera, cristiana, il liberarsi da questa necessità di piacere”, di “parlare come la massa pensa che dovrebbe essere e avere la libertà della verità e così ricreare il mondo che non sia oppresso dall’opinione, dall’apparenza che non lascia più apparire la realtà stessa”, quasi il mondo virtuale fosse “più vero, più forte” del reale. Se “non si vede più il mondo reale della creazione di Dio”, occorre reagire, ha avvertito Benedetto XVI: “Il non conformismo del cristiano ci redime, ci restituisce alla verità. E preghiamo il Signore perché ci aiuti a essere uomini liberi in questo non conformismo che non è contro il mondo, ma è il vero amore del mondo”. (Sir)