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Commissione Ue: 27,4 miliardi all’Italia per sostegno a cassa integrazione e difesa dell’occupazione. Aiuti a 15 Stati membri
Con un aiuto pari a 27,4 miliardi è l’Italia il maggior beneficiario del sostegno Ue, denominato Sure, per far fronte al rischio disoccupazione, alla cassa integrazione e agli altri ammortizzatori sociali decisi in risposta alla crisi generata dal Covid.
Il Sure (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency, in italiano Sostegno per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza) era stato deciso dagli Stati membri a maggio scorso con una dotazione di 100 miliardi complessivi. Il primo stanziamento definito dall’esecutivo comunitario, che ora passa al vaglio del Consiglio, raggiunge gli 81,4 miliardi di euro per 15 Stati membri, un terzo dei quali va all’Italia.
“Sure – spiega una nota di Bruxelles – è un elemento fondamentale della strategia globale dell’Ue volta a tutelare i cittadini e attenuare le gravi ripercussioni socioeconomiche della pandemia di coronavirus. Si tratta di una delle tre reti di sicurezza concordate dal Consiglio europeo per proteggere i lavoratori, le imprese e i Paesi membri”. Una volta che il Consiglio avrà approvato le proposte, il sostegno finanziario sarà erogato sotto forma di prestiti che l’Ue “concederà agli Stati membri a condizioni favorevoli”.
I prestiti “aiuteranno gli Stati membri ad affrontare aumenti repentini della spesa pubblica per il mantenimento dell’occupazione. Nello specifico, concorreranno a coprire i costi direttamente connessi al finanziamento di regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e di altre misure analoghe, in particolare rivolte ai lavoratori autonomi, introdotte in risposta alla pandemia di coronavirus”. Nella tabella gli stanziamenti proposti dalla Commissione von der Leyen.