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Giornata mondiale dell’aiuto umanitario: Borrell e Potocnik (Ue) lanciano l’allarme, in un anno 125 operatori uccisi e 124 rapiti
Alla vigilia della Giornata mondiale dell’aiuto umanitario “rendiamo omaggio e apportiamo il nostro sostegno a tutti i lavoratori umanitari che salvano vite e aiutano i meno fortunati in tempi di crisi mondiale”. Lo affermano, con una dichiarazione congiunta, l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell e il commissario per la gestione delle crisi Janez Potočnik in occasione della giornata speciale di domani.
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La Giornata mondiale dell’aiuto umanitario commemora l’anniversario dell’attentato dinamitardo del 19 agosto 2003 al quartier generale Onu a Baghdad, in Iraq, in cui persero la vita 22 operatori umanitari. “Proprio ora, durante la pandemia di coronavirus e malgrado tutti gli ostacoli, gli operatori umanitari stanno lavorando per fornire aiuto in condizioni divenute ancora più difficili”, affermano i due responsabili Ue. “Mentre elogiamo il loro coraggio e la loro passione, constatiamo con costernazione che dal 2019 ben 125 operatori umanitari sono stati uccisi e 124 sono stati rapiti. Salvare la vita altrui non dovrebbe mai avvenire a costo della propria”. Per questo motivo “è fondamentale che il diritto umanitario internazionale sia rispettato al fine di proteggere gli operatori umanitari e la popolazione civile. Chiediamo altresì a tutte le parti coinvolte nei conflitti in tutto il mondo di non colpire le infrastrutture civili, comprese le scuole e gli ospedali”.