Il ruolo dei volontari cristiani consiste nell’essere parte attiva nella vita della società, cercando di renderla più umana, sempre più contraddistinta da libertà autentica, giustizia e solidarietà: lo ha detto oggi il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti all’incontro, svoltosi il 10 e l’11 novembre in Vaticano, con i vertici del volontariato cattolico europeo promosso dall’Ue e organizzato dal Pontificio Consiglio Cor Unum. Milioni di volontari cattolici che operano oggi nel mondo, ha ricordato Benedetto XVI, contribuiscono, regolarmente e generosamente, alla missione caritativa della Chiesa. Di questi tempi ha precisato caratterizzati dalla crisi e dall’incertezza, il vostro impegno è motivo di fiducia, dimostra che la bontà esiste, continuando a crescere in mezzo a noi. Naturalmente ha proseguito il Papa i volontari cattolici non possono rispondere a tutti i bisogni, ma non dobbiamo scoraggiarci. Né lasciarci sedurre dalle ideologie che vogliono cambiare il mondo riducendolo ad una mera visione umana. Quel poco che riusciamo a fare per alleviare i bisogni umani può essere visto come un seme buono che crescerà e porterà molto frutto: Questa è la natura della testimonianza che voi, con umiltà e convinzione, offrite alla società civile. Il volontariato, ha aggiunto Benedetto XVI, è diventato un elemento universalmente riconosciuto della cultura moderna. Le sue origini possono essere individuate nel particolare impegno cristiano per la salvaguardia, senza discriminazione, della dignità della persona umana. Se queste radici spirituali vengono negate o oscurate e i criteri della nostra collaborazione diventano puramente utilitaristici ha sottolineato Benedetto XVI ciò che più contraddistingue il vostro servizio rischia di perdersi, a discapito dell’intera società. Il Papa ha concluso incoraggiando i giovani a scoprire nel volontariato una strada per crescere nell’amore che dona se stesso, per dare alla vita il suo significato più profondo. (Sir)