Pellegrini in forte calo in Terra Santa, complici la crisi economica e l’instabilità di Paesi confinanti con Israele e Territori Palestinesi. Ma i tour operator sono ottimisti e incoraggiano i fedeli: “Venite in Terra Santa, non c’è nessun pericolo, Gerusalemme aspetta sempre i suoi figli. Secondo quanto riferito dalla Custodia di Terra Santa, dopo che nei mesi scorsi si era registrato un grande afflusso di pellegrini da tutto il mondo, segnando un momento importante in termini di sviluppo economico, in linea con i dati sul turismo del 2010, che parlavano di 2 milioni e 805 mila presenze straniere in Israele, da aprile ad oggi il segno è diventato negativo come conferma alla Custodia, Renato Zanon, operatore a Gerusalemme della Brevivet, tra i principali organizzatori italiani di pellegrinaggi: dalle prenotazioni pensavamo ad un 2011 boom ed invece da maggio alla prima metà di agosto il calo è stato pauroso. Dello stesso avviso anche fr. Pasquale Rota, cappuccino da 25 anni in Terra Santa, dove opera come guida biblica, che punta l’indice contro la politica, che in questi 20 anni ha influito molto sui pellegrinaggi. Varie le ragioni del calo, afferma la Custodia, dalla crisi economica all’instabilità dei Paesi dove sono in corso rivolte e conflitti, tuttavia, i pellegrini hanno potuto godere di una situazione tranquilla che ha permesso loro di visitare i luoghi santi senza problemi. Tuttavia non mancano segnali di ripresa: dalla seconda metà di agosto fino a novembre spiega Zanon ci sono moltissime richieste. Ottimismo anche dal ministero del Turismo palestinese: abbiamo partecipato a molte fiere e mostre turistiche – afferma Jiries J.Qumsiyeh il nostro scopo è far conoscere la ricchezza storica, artistica e religiosa della Palestina. Per questo invitiamo tutti a venire in Terra Santa. Non c’è nessun pericolo. (Sir)