(Madrid, dai nostri inviati) – La Spagna si è meritata le tre visite del Papa per aver organizzato in questi anni due grandi eventi per la Chiesa d’interesse mondiale: il Congresso delle famiglie a Valencia nel 2006 e, ora, la Giornata mondiale della gioventù. Lo ha ricordato oggi p. Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, precisando che è tuttavia eccessivo parlare di una scelta privilegiata del Pontefice per la Spagna,dal momento che due di questi viaggi sono dovuti a eventi con un interesse che va al di là del Paese iberico. Nello specifico, ha precisato p. Lombardi, il motivo di questo viaggio è la Gmg, e dunque si tratta di una motivazione generale e pastorale, dove anche le tematiche attuali della gioventù entrano in questa chiave. Pertanto, ha aggiunto, non c’è un’agenda da trattare negli incontri con i rappresentati istituzionali. Il portavoce vaticano ha riferito che il Papa è contento dell’andamento del viaggio e dell’inizio della sua partecipazione alla Gmg, sottolineando che l’accoglienza di ieri e questa mattina sono state splendide, con una grandissima partecipazione e un grande clima di gioia. Nello specifico, p. Lombardi ha parlato dell’incontro di Benedetto XVI con i giovani docenti universitari come di uno dei grandi discorsi del Santo Padre, coerente con la sua figura di uomo di scienza e di riflessione, nel quale egli ha integrato altri grandi discorsi sul rapporto tra scienza e fede con il tema della formazione della persona umana completa. Questi professori ha detto si sono sentiti molto incoraggiati nella vocazione di formatori di persone, di giovani, per il domani. Non ricordo un discorso così bello, così forte del Santo Padre proprio sul tema della formazione. Papa Benedetto ha poi pranzato con 13 giovani, 10 in rappresentanza dei 5 continenti e 2 spagnoli, tutti volontari della Gmg sorteggiati all’interno dei gruppi dei diversi continenti, oltre a una ragazza anch’essa volontaria che si è sposata un mese fa con uno dei commensali sorteggiati. Al pranzo il Papa ha ascoltato i giovani e, rispondendo a una delle loro domande, ha affermato di aspettarsi da essi che siano i testimoni della fede, essendo radicati e fondati in Cristo, annunciatori presso i loro coetanei, fonte di gioia per affrontare la vita e trovarne il senso che, ancora oggi per un giovane, sta nel Vangelo. (Sir)