Vita Chiesa

CINA-S. SEDE: PRONTE 7 ORDINAZIONI ILLECITE. MA C’É DISSENSO

(ASCA) -La Chiesa cinese sta preparando l’ordinazione di sette nuovi vescovi senza l’approvazione di papa Benedetto XVI ma un rispettato studioso del cattolicesimo della Accademia Cinese delle Scienze Sociali ha criticato la linea di rottura adottata da Pechino nei confronti del Vaticano affermando che lo Stato “non dovrebbe occuparsi di gestire la Chiesa e il personale religioso non dovrebbero avere incarichi in istituzioni politiche”. Secondo p. Joseph Guo Jincai, vice-presidente della Associazione Patriottica, la ‘Chiesa’ ufficiale riconosciuta dal governo di Pechino, ha detto al China Daily che sette diocesi si stanno preparando a procedere all’ordinazione del loro vescovo. Ma l’elezioni dei sette futuri vescovi non sono ancora state approvate dall’Associazione, e ci potrebbero volere tre mesi prima che tutte le procedure siano completate. Negli ultimi mesi, tre ordinazioni ìn Cina senza l’approvazione papale hanno provocato una serie di dure reazioni da parte della Santa Sede, che ha ufficializzato la scomunica di almeno due dei neo-vescovi ‘ufficiali’ e ha negato che questi abbiano la “autorità” per guidare le loro diocesi. L’Associazione patriottica ha detto nei mesi scorsi che voleva riempire le circa 40 diocesi senza vescovo che hanno un urgente bisogno di un pastore. Ma non tutti sembrano approvare la linea di rottura col Vaticano adottata in questi mesi dalla Chiesa ‘ufficiale’. Ren Yanli, che fino alla pensione, nel 2005, è stato direttore della sezione di Studi cristiani dell’Istituto Mondiale delle Religioni presso l’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, un think-tank del governo di Pechino, ha scritto sull’agenzia cattolica asiatica Ucanews che “le questioni interne della Chiesa dovrebbe essere gestite dalla Chiesa stessa” mentre il governo dovrebbe limitarsi a un compito di “supervisione” come accade nella maggior parte dei Paesi del mondo. Per Yanli, che ha un dottorato all’Università Cattolica di Milano ma non è un cattolico, le recenti ordinazioni illecite “hanno danneggiato l’atmosfera di costruzione di una società armoniosa e interferito con la situazione generale volta al mantenimento della stabilità sociale”. Gli atti dell’Associazione Patriottica, nella sua analisi, hanno un carattere di “estrema sinistra” che già in passato ha danneggiato il Paese. Le motivazioni adotte dall’Associazione per giustificare le ordinazioni, conclude, sono “deboli, risibili e non vale nemmeno la pena di confutarle”.