Vita Chiesa

LOURDES: PAGLIUCA (UNITALSI) A SNCF, “SALVIAMO I PELLEGRINAGGI IN TRENO”

“Il pellegrinaggio in treno costituisce da sempre un punto centrale della nostra esperienza di associazione e di Chiesa. La storia Unitalsi ha avuto inizio con un pellegrinaggio in treno, nel 1903. Il presente ed il futuro dell’associazione non possono prescindere da questa esperienza di comunità che sceglie di muoversi in treno verso Lourdes. Per questa ragione, l’Unitalsi esprime viva preoccupazione per le notizie provenienti da Sncf, la società che gestisce il trasporto ferroviario in territorio francese, che vorrebbe prospettare una drastica riduzione delle linee ferroviarie dirette verso Lourdes”. Lo scrive il presidente nazionale Unitalsi, Salvatore Pagliuca, a seguito della lettera aperta pubblicata sul settimanale cattolico “Pélerin” riguardante l’allarmante situazione della circolazione dei treni di pellegrini diretti a Lourdes. “L’Unitalsi, a nome e per conto degli altri 100mila soci iscritti all’Associazione, si unisce – prosegue Pagliuca – alla lettera aperta inviata dalle associazioni di pellegrinaggio francesi ai responsabili della Sncf, perché ogni scelta sia adeguatamente ponderata e tenga in considerazione il valore connesso all’esperienza di pellegrinaggio a Lourdes, evitando di formulare scelte strategiche che tengano conto unicamente di valutazioni di opportunità economica. Peraltro, evidenzia il presidente nazionale dell’Unitalsi, “tali scelte non possono prescindere da un percorso di condivisione e contrattazione con le associazioni di pellegrinaggio, tra cui l’Unitalsi, che assicurano annualmente a Sncf un elevato numero di treni, senza che ciò sia spesso accompagnato dal rispetto di standard di qualità e di sicurezza che devono caratterizzare il trasporto in treno”. Di qui l’auspicio di un incontro tra Sncf e le associazioni di pellegrinaggio, “perché si possa fare chiarezza sui programmi di breve-medio termine e, soprattutto, su una prospettiva temporale più ampia, per garantire un reale miglioramento della qualità dei treni, sui quali – è bene ribadirlo – viaggiano pellegrini, volontari e ammalati, cui è necessario assicurare servizi adeguati, ma soprattutto per continuare ad offrire a costoro uno spiraglio di speranza nella vita vissuta alla luce della fede”. (Sir)