Un progetto culturale di altissimo livello, che supera anche certe stereotipi delle due sponde del Tevere: sono queste le parole del card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, per descrivere l’iniziativa presentata oggi in Vaticano della mostra Lux in arcana L’Archivio Segreto Vaticano si rivela, che permetterà di ammirare cento documenti selezionati tra le centinaia di migliaia contenuti nell’archivio pontificio. Il Segretario di Stato ha sottolineato che la mostra, la cui inaugurazione presso i Musei Capitolini, avverrà nel febbraio 2012, possiede una sua ricchezza intrinseca, accresciuta dal fatto che essa è stata allestita fuori dal Vaticano, sul Colle del Campidoglio, che simbolicamente evoca il cuore’ di Roma e il suo rapporto con la città papale lungo i secoli. Voluta per celebrare i 400 anni di fondazione dell’archivio papale, in accordo con il Comune di Roma, la mostra allineerà tra gli altri gli atti del processo di Galileo Galilei (1616-1633), la lettera dei membri del Parlamento inglese a Clemente VII sulla causa matrimoniale di Enrico VIII, il Dictatus Papae di Gregorio VII (1073-1085) circa la supremazia dei papi, una lettera su corteccia di betulla inviata dagli indiani d’America a Leone XIII, alcuni documenti del periodo ancora chiuso relativi alla Seconda guerra mondiale. L’ambito culturale fa spesso giustizia dei luoghi comuni o delle polemiche; l’approfondimento della storia, come ho già avuto modo di dire nelle celebrazioni di Porta Pia dello scorso settembre, fa più sensibili le persone nella ricerca anzitutto della verità e quindi del bene comune: così il card. Tarcisio Bertone ha sottolineato il ruolo della mostra. Il cardinale ha precisato che niente di più appropriato che il titolo scelto per la mostra sia stato Lux in arcana’, dove gli arcana’ non sono da intendersi come arcana imperii’, ovvero i segreti del governo, ma i reconditi e vasti ambienti degli archivi, per loro natura gelosi, protettivi, vigili nei confronti dei tesori che custodiscono. Il card. Raffaele Farina, Archivista di Santa Romana Chiesa, ha voluto mettere in evidenza che documenti pontifici assai antichi e preziosi, così come significative carte della vita della Chiesa nel mondo, escono per la prima volta dall’ambito Vaticano e si aprono alla visione dei visitatori sul Colle Capitolino, sede tradizionale del Governo di Roma. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha definito l’evento una mostra storica e unica al mondo che per anni, anzi secoli, molti studiosi e storici di ogni parte del mondo, hanno sperato di poter vedere, aggiungendo che si tratta di un gesto di coraggio da parte della Santa Sede portando questi preziosi documenti fuori dal Vaticano. Ad eccezione dei ricercatori che frequentano abitualmente l’Archivio Vaticano, esso costituisce per la stragrande maggioranza delle persone come un arcano’, una realtà misteriosa perché sconosciuta. Senza contare i romanzati ambientamenti pseudo-storici e pseudo-archivistici che abbiamo avuto anche in tempi recenti sull’Archivio Segreto: così, con una non tanto velata allusione ai romanzi di Dan Brown, si è espresso mons. Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, illustrando ai giornalisti il contenuto della mostra. Le porte dell’Archivio Segreto Vaticano sono aperte fin dal 1881 ha spiegato per studiosi qualificati che abbiano moventi e volontà per compiere ricerche storiche, solitamente lunghe e complesse. Alle domande di giornalisti se la mostra avrà anche documenti sul periodo di Pio XII, mons. Pagano ha risposto che si tratta di un periodo ancora chiuso’ e quindi la scelta è stata di esporre documentazione fotografica e altro materiale non per ora precluso. Abbiamo fondate speranze ha poi aggiunto che il Papa possa decidere, entro pochi anni, presumibilmente tre o quattro, se aprire’ questo periodo e intanto gli specialisti dell’Archivio stanno lavorando alla predisposizione della ampia documentazione che ha sottolineato permetterà di conoscere notizie succulente’.Sir
