A novant’anni dall’approvazione delle prime costituzioni e del regolamento dell’Apostolato del Mare da parte di Papa Pio XI (17 agosto 1922), il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti annuncia la convocazione a Roma del XXIII Congresso mondiale dell’Apostolato del mare (19-23 novembre 2012). Lo fa nel messaggio diffuso a firma del presidente mons. Antonio Maria Vegliò, per la Domenica del Mare 2011 che verrà celebrata il 10 luglio prossimo. Accanto a questa notizia vengono proposte considerazioni sul lavoro marittimo, sui recenti casi di pirateria, sulle crescenti difficoltà che riguardano il milione e mezzo di marittimi nel mondo. Scrive in apertura mons. Vegliò: La celebrazione della Domenica del Mare è un’occasione speciale per accrescere la consapevolezza, nelle comunità cristiane e nella società in generale, di quanto sia indispensabile il servizio reso dai marittimi, e per far conoscere il ministero che, fin dal 1920, i Cappellani e i volontari dell’Apostolato del Mare svolgono in numerosi porti del mondo. Il testo ricorda poi le parole pronunciate dal Beato Giovanni Paolo II a Fano (Ancona) il 12 agosto 1984, rivolgendosi proprio ai marittimi e pescatori della città: .. la Chiesa vi è vicina, onora il vostro lavoro, non di rado pericoloso e duro.Nella parte centrale del messaggio si afferma poi che nonostante i grandi benefici che la nostra vita trae dal loro duro lavoro e dai loro sacrifici, i marittimi sono una categoria di cui conosciamo molto poco eccetto quando i mass media si occupano di loro in seguito ad alcune tragedie in mare o, più di recente, per l’aumento di navi attaccate dai pirati. Si ricorda poi che in anni recenti la criminalizzazione degli equipaggi a causa di incidenti marittimi (naufragi, inquinamento, ecc.), l’abbandono in porti stranieri senza cibo e denaro, le nuove restrizioni per scendere a terra, la mancanza di sicurezza e protezione, e i lunghi imbarchi hanno aggiunto ulteriore stress e ansia non solo alla vita di questi lavoratori, ma anche a quella delle loro famiglie. Il messaggio parla anche di numerose situazioni disumane che ancora persistono nel mondo marittimo e si schiera a fianco della gente di mare per ribadire che i loro diritti umani e lavorativi devono essere rispettati, auspicando l’adozione della Convenzione dell’Ufficio Internazionale del Lavoro (ILO) sul Lavoro Marittimo (MLC) 2006 che consentirebbe un migliore e più ampio rispetto dei diritti dei lavoratori coinvolti. In conclusione si ricordando le parole, 90 anni fa, di Papa Pio XI quando incoraggiava l’ espansione del ministero marittimo affinché l’apostolato del mare raccolga la più abbondante messe di frutti di salute.Sir