Preti e laici, tutti siamo chiamati alla santità e ad annunciarla con la vita, con scelte concrete nel fare il prete, nel matrimonio, nella vita consacrata. È un passaggio della Lettera al laico diffusa al termine della 61ª Settimana nazionale di aggiornamento pastorale, organizzata dal Cop (Centro di orientamento pastorale) e che si è chiusa oggi a Firenze. Abbiamo riporta la Lettera’, che contiene alcune suggestioni maturate nei quattro giorni di riflessione e dibattito una missione comune: annunciare il Vangelo. Le relazioni che sono il perno della vita di una comunità cristiana, le dobbiamo sviluppare nella direzione di una matura corresponsabilità. Una Chiesa tutta ministeriale non è una Chiesa clericalizzata, ma popolata anche di laici autentici ed evangelizzatori. La sfida della corresponsabilità si legge l’affrontiamo anche nel campo dell’educazione per dare vita a progetti, esperienze, iniziative in grado di raccogliere le sfide del tempo, con esperienze popolari disseminate sul territorio, capaci di fare opinione e di generare un tessuto ecclesiale e culturale vivo. La corresponsabilità che viviamo è più ricca di una rivendicazione, è più viva di un dovere, è più aperta di un impegno, è più concreta di un sogno, è più vera di una illusione: è una vocazione esigente cui Dio chiama tutti i battezzati, preti e laici, nessuno escluso.Sir