Il documento conclusivo della 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani (Reggio Calabria, 14-17 ottobre 2010), Un cammino che continua… dopo Reggio Calabria, pubblicato lo scorso 2 febbraio, e una sintesi degli Orientamenti pastorali della Cei per il decennio, elaborata con i contributi delle aggregazioni laicali, saranno al centro dell’assemblea della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali (Cnal) in programma il 28 maggio a Roma. Lo ha detto in un’intervista al SIR Paola Dal Toso, segretario generale dell’organismo che riunisce 68 realtà per un totale di oltre 2 milioni di persone. A presentare il documento post Reggio Calabria sarà il sociologo Luca Diotallevi, vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane, mentre il testo sull’educazione spiega Dal Toso contiene le risposte a tre interrogativi che abbiamo rivolto alle diverse aggregazioni: come si sentono interpellate dagli Orientamenti’, che cosa intendono mettere in campo per tradurli concretamente nel programma associativo dell’anno in corso, e come pensano di rinnovare/rilanciare la proposta educativa e di annuncio della fede. Si tratta di un fascicoletto che dovrà essere sistemato’ per dargli omogeneità dal punto di vista formale e linguistico perché, annuncia, abbiamo l’intenzione di offrirlo ai vescovi, se possibile in occasione del Congresso eucaristico di Ancona. In qualità di aggregazioni laicali prosegue Dal Toso ci sentiamo interpellati per una riflessione più approfondita sul tema dell’educazione e sulla necessità di riappropriarsi del nostro ruolo in questo ambito. Il laico è chiamato ad annunciare e nell’annuncio rientra anche il tema dell’educazione, e viceversa, perché lo sviluppo della persona è tale solo se è integrale. Per questo l’educazione deve saper rispondere alla domanda di senso presente in ogni uomo, indipendente dal suo credo religioso. Secondo il segretario Cnal, oggi è urgente riscoprire la relazione educativa che esige competenza ma anche disponibilità all’ascolto, al farsi carico dei ragazzi, a voler loro bene. Un impegno che richiede passione di fronte alla nuova povertà della solitudine di tanti giovani. Con riferimento alla volontà di cambiamento nei vari settori della vita sociale e politica italiana emersa a Reggio Calabria, Dal Toso sostiene che l’educazione è anche una modalità attraverso la quale contribuire a formare all’impegno sociale e politico per il bene comune, e a costruire cittadinanza andando oltre le diffuse tendenze individualistiche. Ma questo tipo di educazione non si improvvisa: è da piccoli che si impara a diventare cittadini nel vero senso del termine. Uno stile di vita che si acquisisce passo dopo passo. (Sir)