Dal prossimo 31 maggio il vicariato apostolico d’Arabia, il più grande del mondo con i suoi 3 milioni di chilometri quadrati e 500.000 cattolici su una popolazione di quasi 5 milioni di persone, dal 2003 guidato da mons. Paul Hinder, si dividerà in due, Vicariato apostolico dell’Arabia del Sud e Vicariato apostolico dell’Arabia del Nord. A confermare la notizia al Sir è lo stesso mons. Hinder: già diversi anni fa, ma in particolare negli ultimi due, la Santa Sede ha proposto di allargare il Kuwait e restringere l’esteso vicariato d’Arabia. Ora è stato deciso che Bahrein e Qatar passano sotto la giurisdizione del Kuwait, inclusa, almeno per ora, anche l’Arabia Saudita. Il nuovo territorio prenderà il nome di Vicariato apostolico dell’Arabia del Nord e sarà sotto la cura pastorale di mons. Camillo Ballin, vescovo del Kuwait. I paesi di Emirati Arabi Uniti, dell’Oman e dello Yemen faranno invece parte del Vicariato apostolico dell’Arabia del Sud e resteranno sotto la mia guida. Questa notizia, spiega mons. Hinder, è stata resa nota ai fedeli con una mia lettera letta dai sacerdoti nelle messe nel fine trascorso settimana. Nel testo invito i fedeli ad accettare la decisione della Santa Sede con obbedienza filiale e di considerarla in una luce positiva, ovvero come uno strumento per distribuire più equamente la cura pastorale della crescente popolazione di migranti nei due vicariati. Tenuto conto del passaggio del Qatar, Bahrain e Arabia Saudita nel Vicariato Apostolico dell’Arabia del Nord, mons. Hinder ha invitato mons. Ballin, ad affiancarlo nella sua ultima visita pastorale in questi tre Paesi che si svolgerà nei prossimi mesi prima del trasferimento ufficiale dei territori.Sir
